Ieri sera, a Torino, tre ragazze di cittadinanza italiana di origine marocchina, sono state aggredite, sul bus numero 59 sbarrato, mentre tornavano a casa. A denunciare questo episodio è stata una delle protagoniste di questa tragica avventura: Fatima Zahara Lafram. La ragazza ha infatti postato un video su Facebook, girato all’ospedale dove era stata trasportata per ricevere le adeguate cure mediche, che è diventato nel giro di poche ore virale, dove ha raccontato quanto le è accaduto ieri e le motivazioni di questo gesto.

Fatima insieme a due sue amiche, ha subito una vera e propria aggressione a sfondo razzista: minacce e lesioni da parte di un’altra cittadina italiana, solo perché le tre ragazze indossavano, come previsto dalla loro religione, il velo, chiamato l'hijab.

‘Siamo state prese a calci e pugni’, il racconto di Fatima

"Sono qui a raccontare quanto ci è accaduto, mentre aspetto il mio turno al pronto soccorso, perché razzismo e islamofobia sono reali. Non è questa l'Italia in cui voglio far crescere i miei figli", inizia così il video postato da Fatima sul proprio profilo Facebook.

La ragazza racconta tramite esso come sono avvenuti i fatti: afferma che tutto è iniziato da una causa banale, e cioè dall'allontanamento da parte di una sua amica, sul mezzo di trasporto, da un'altra passeggera che viaggiava in compagnia di un cane. Alla visione di questo gesto, la ragazza con il cane ha iniziato ad urlare frasi razziste ed a minacciare le tre amiche: "Avete paura del cane, ma non di farvi scoppiare", sono state queste le parole offensive che la ragazza ha rivolto, prima di aggredirle e di picchiarle prendendole a calci e pugni.

Immediatamente, gli altri passeggeri del mezzo si sono ribellati a quella scena: il bus è stato fatto fermare in Via San Donato, angolo Via Saccarelli, chiuse le porte, isolata la donna con il cane e chiamato immediatamente la polizia.

Il messaggio di solidarietà da parte dell'assessore regionale alle Pari opportunità, Monica Cerutti

Fatima e le amiche, trasportate al Pronto Soccorso, dopo essere state medicate, sono state dimesse. Nei prossimi giorni, si recheranno in Questura, per formulare una denuncia formale su quanto accaduto.

Nel frattempo, l'assessore regionale alle Pari Opportunità, Monica Cerutti, non appena appresa la notizia di quanto accaduto ieri sera, ha affermato di essere molto dispiaciuta per questo grave episodio verificatosi ed ha dichiarato che la Regione ha deciso di mettere a disposizione di Fatima e delle sue amiche, il fondo regionale che sostiene le spese legali di chi è vittima di discriminazione.

Anche il Pd di Torino ha voluto dimostrare la propria vicinanza alle vittime: ha per questo realizzato una locandina dove sono stati raffigurati un ragazzo ed una ragazza con le scritte "No racism" e "L'Italia siamo noi".