Doveva essere la prima missione privata sulla Luna quella della sonda israeliana Beresheet ("in principio") ma purtroppo, poco prima di atterrare sul suolo del nostro satellite, il velivolo spaziale ha avuto dei problemi tecnici al motore.

Dopo aver scattato un selfie che mostrava la superficie lunare sullo sfondo, a 22 km di distanza dall'obiettivo la sonda è precipitata, generando un bel po' di delusione nel mondo scientifico israeliano. La notizia è stata riportata dall'Agenzia spaziale israeliana: all'evento era presente anche il premier Benjamin Netanyahu.

Doveva essere una missione da record

Tutti si aspettavano che la missione riuscisse alla perfezione, invece qualcosa è andato decisamente storto. Secondo le indiscrezioni che giungono da Israele, la sonda Beresheet avrebbe perso il motore principale. Quest'ultimo, quindi, non è riuscito a frenarla verso la superficie per garantirle una riduzione di velocità e permetterle così di atterrare senza alcun problema.

L'atterraggio era previsto nel Mare della Serenità, una zona molto conosciuta agli scienziati di tutto il mondo, giacché proprio lì approdò la missione dell'Apollo 17 l'11 dicembre del 1972. In quell'occasione, a bordo della sonda c'erano il comandante Eugene Cernan, il pilota del modulo di comando Ron Evans e il pilota del Modulo Lunare Apollo Harrison Schmitt.

Da sempre, l'esplorazione del nostro satellite ha rappresentato una vera e propria conquista, e non è un caso se diversi Paesi (tra i quali anche l'ex Urss) abbiano organizzato delle missioni verso la Luna. Quella israeliana doveva essere unica nel suo genere, giacché era privata. Il velivolo era stato progettato dalla SpaceIL, un'organizzazione no-profit che, per l'occasione, aveva raccolto 100 milioni di dollari.

Netanyahu annuncia che Israele ci riproverà

Sulla vicenda è intervenuto il premier israeliano Netanyahu, il quale ha dichiarato alla stampa internazionale che, nonostante questo fallimento, il programma di esplorazione lunare da parte del suo Paese continuerà. Il primo ministro, infatti, ha affermato che, quando si fallisce un obiettivo una prima volta, bisogna sempre riprovarci.

Del resto, il velivolo è andato davvero vicino a compiere un'impresa che sarebbe rimasta nella storia. Sicuramente adesso si progetterà una nuova sonda per raggiungere il suolo lunare.

Intanto, per rimanere in tema di astronomia ed esplorazione della spazio, proprio in questi giorni l'umanità ha fatto un grande passo in avanti: per la prima volta, infatti, è stato mostrato "l'orizzonte degli eventi" di un buco nero e, per essere precisi, quello che si trova al centro della galassia M87 Virgo A. La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo, con milioni di persone che hanno potuto seguirla in diretta grazie a sei conferenze internazionali.