Oggi è una giornata particolare per gli appassionati di astronomia: un asteroide grande come un palazzo di 10 piani passerà vicino alla Terra, a circa metà della distanza dalla Luna. A dichiararlo sono gli esperti della Nasa, che però tranquillizzano e dichiarano che questa roccia spaziale tornerà a trovarci per ben tre volte entro il 2048.
L'asteroide passerà a 218mila chilometri dalla Terra
La Nasa ha già avvertito che possiamo stare tranquilli, anche se in futuro la traiettoria di questo asteroide non è invece così ben definita. La roccia spaziale chiamata 2019 GC6 passerà infatti oggi sulle nostre teste, ma poi tornerà nel 2034, 2041 e 2048.
A preoccupare sono sia le sue dimensioni, che dovrebbero oscillare tra 10 e 30 metri (come un palazzo di 10 piani), sia la sua vicinanza. Infatti l'asteroide passera tra la Terra e la Luna, a una distanza di 218870,784 chilometri da noi. Quest'ultimo valore potrà sembrare enorme, ma, come sempre, in ambito astronomico in realtà stiamo parlando di un margine davvero stretto.
Poco dopo essere stato scoperto il 9 aprile dagli astronomi del Catalina Sky Survey in Arizona, gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della Nasa in California lo hanno inserito nell'elenco degli asteroidi che rischiano di scontrarsi con la Terra nei prossimi 100 anni.
Gli asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta
Non è raro che i detriti spaziali entrino in collisione con il nostro pianeta. A dire il vero, ciò accade in continuazione. La stragrande maggioranza di essi, però, brucia prima di raggiungere il suolo, creando al massimo una "stella cadente". In media, soltanto una volta ogni dieci anni circa arriva una roccia spaziale di dimensioni preoccupanti.
L'ultima arrivò nel 2013. Allora un asteroide di 20 metri di diametro entrò nell'atmosfera terrestre sopra la città di Chelyabinsk, in Russia, causando una massiccia esplosione che provocò danni e ben 1500 feriti. Uno studio ha calcolato che quell'asteroide rilasciò più di 30 volte l'energia esplosiva della bomba di Hiroshima.
"Se l'umanità non vuole seguire la via dei dinosauri, abbiamo bisogno di studiare eventi come quello nel dettaglio", dichiarò allora il professor Qing-Zhu Yin dell'Università della California. "Chelyabinsk può rappresentare un punto di calibrazione per eventi di impatto meteorico ad alta energia che potrebbero verificarsi in futuro".
Il problema vero, però, è che simili oggetti, pur essendo abbastanza grandi per fare danni, sono comunque troppo piccoli per essere avvistati con un largo anticipo. Basti pensare a quello che ci sfiorerà oggi: è stato avvistato il 9 aprile. Per fortuna ci supererà senza problemi, ma nel caso le cose fossero andate diversamente, i tempi a disposizione per trovare contromisure sarebbero stati davvero molto stretti.