La sindaca di Roma, Virginia Raggi, nel primo pomeriggio ha raggiunto Casal Bruciato dove ha incontrato la famiglia rom assegnataria di un alloggio popolare. Al suo arrivo è stata contestata ed insultata dai residenti e da alcuni esponenti di CasaPound.

La prima cittadina grillina ha ribadito che quelle persone hanno tutto il diritto di rimanere nell'appartamento. La sua iniziativa, tuttavia, avrebbe irritato il vicepremier Luigi Di Maio, secondo il quale la priorità andrebbe riconosciuta ai romani.

La contestazione

Insulti sessisti, frasi ingiuriose, fischi e minacce.

È stata questa l'accoglienza che i residenti di Casal Bruciato, quartiere della periferia est di Roma, hanno riservato alla sindaca Virginia Raggi. Quest'ultima, dopo le polemiche dei giorni scorsi, ha deciso di far visita alla famiglia nomade di origine bosniaca assegnataria, da martedì, di una casa popolare in una palazzina di via Satta. Le pesanti contestazioni hanno costretto la Raggi - accompagnata da Gianpiero Palmieri, vescovo ausiliario di Roma, e da don Ben Ambarus, direttore della Caritas capitolina - ad allontanarsi in tutta fretta, scortata dagli agenti del Reparto Mobile.

La sindaca pentastellata ha ribadito che la famiglia nomade, risultando legittima assegnataria, ha tutto il diritto di rimanere in quell'appartamento: "La legge si rispetta", ha dichiarato, prima di aggiungere che chi arriva ad insultare dei bambini e a minacciare di violentare delle donne dovrebbe fermarsi a riflettere e farsi un esame di coscienza.

"Non è questa una società in cui si può continuare a vivere", ha sottolineato la Raggi in riferimento ai feroci attacchi messi in atto da alcuni residenti che sarebbero stati affiancati da CasaPound e Azione Popolare.

Don Ambarus ha spiegato che la famiglia finita al centro delle polemiche gli ha confidato che, nonostante la paura, ha tutte le intenzioni di restare a Casal Bruciato: "Ci hanno detto che speravano iniziasse finalmente una nuova vita per loro dopo 20 anni nei campi".

Di Maio irritato dall'iniziativa della Raggi

La decisione di Virginia Raggi di incontrare la famiglia nomade di Casal Bruciato sarebbe stata per Luigi Di Maio, oggi impegnato in un delicato Consiglio dei Ministri, una vera e propria doccia fredda. Secondo quanto appreso dall'Ansa, infatti, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali sarebbe piuttosto irritato, poiché preferirebbe che la sindaca andasse prima incontro alle esigenze dei cittadini romani e degli italiani, e che poi si occupasse di tutti gli altri.

La prima cittadina di Roma, però, sui social ha incassato la piena solidarietà della sezione capitolina del Movimento 5 Stelle. In un messaggio pubblicato su Twitter, i pentastellati hanno ricordato che sostengono la Raggi in questa "battaglia di civiltà". Quanto sta succedendo a Casal Bruciato - si legge nel post - è inaccettabile e soprattutto è vergognoso che dei bambini non possano recarsi a scuola. "Roma non è razzista", si è concluso il comunicato, nella speranza che la situazione possa risolversi quanto prima.