Matteo Salvini e Luigi Di Maio non si trovano d'accordo neppure sul 25 aprile. Se il ministro dell'interno diserterà le celebrazioni ufficiali per andare a Corleone (Palermo), il vice premier pentastellato ha invece dichiarato che parteciperà alla festa organizzata dalla Comunità ebraica di Roma e, su Facebook, ha preso le distanze da tutti coloro che non intendono commemorare l'Anniversario della liberazione d'Italia affermando: "Grave negare il 25 aprile".

Il post di Di Maio

Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio nei giorni scorsi ha annunciato che giovedì, sarà in piazza per la festa della Liberazione.

Con la sindaca Raggi ed i ministri Elisabetta Trenta (Difesa) ed Alfonso Bonafede (Giustizia) parteciperà alla manifestazione pubblica organizzata, come da tradizione, dalla Comunità ebraica di Roma in ricordo di tutti i soldati ed i partigiani caduti,

Nelle scorse ore, in un post su Facebook, il leader del Movimento Cinque Stelle, ha voluto ribadire la sua decisa presa di posizione. "Qualcuno oggi arriva addirittura a negare il 25 aprile, il giorno che celebra la Liberazione", ha scritto il ministro, puntualizzando che si tratta di una cosa molto grave. "Non è sbuffando ed alzando le spalle che questo Paese può crescere - ha continuato - Possiamo crescere solo dando forza ad alcuni valori ed alla nostra storia".

Poi, il vice premier dei 5 Stelle è ritornato sul World Congress of Families di qualche settimana fa. "E' curioso che quelli che negano il 25 aprile sono gli stessi che hanno aderito al Congresso delle Famiglie di Verona, dando la mano agli antiabortisti".

Poi, ricordando che il 25 aprile non può essere una questione Politica, di destra o di sinistra, ha sottolineato che è un'occasione per guardare avanti, per credere nell’Italia e per rispettarla.

Il 25 aprile di Matteo Salvini

Nel suo post, il vice premier Di Maio, non attacca in maniera diretta ministro dell'Interno. Leggendo le sue parole, però, non si può non cogliere un'accusa - neppure troppo velata - alla scelta di Matteo Salvini di trascorrere il 25 aprile in Sicilia.

Il leader del Carroccio, nei giorni scorsi, ha infatti spiegato in più occasioni che non intende partecipare ad alcuna manifestazione per la liberazione.

Senza ricordare che quasi mezzo milione di siciliani domenica 28 aprile sarà chiamata al voto (per le elezioni amministrative), il segretario del Carroccio, su Twitter, ha spiegato che andrà a Corleone per partecipare all'inaugurazione della nuova sede del nuovo Commissariato di Polizia e - soprattutto - per stare in mezzo agli uomini e alle donne della Polizia. "Voglio ringraziarli perché ogni giorni rischiano la vita per liberare dalla mafia la Sicilia e l'Italia":

Poi, ha ribadito: “La lotta a mafia, camorra ed ‘ndrangheta è la nostra ragione di vita. Giovedì non sarò a sfilare qua o là, ma sosterrò le forze dell’ordine nel cuore della Sicilia”.