Un altro furbetto del Reddito di Cittadinanza è stato beccato. Questa volta la notizia arriva da Cerignola, nel foggiano, dove i carabinieri della locale stazione, insieme all'Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno pizzicato un uomo del posto che beneficiava della misura di sostegno fortemente voluta dal governo giallo-verde. Costui, infatti, oltre a percepire il Reddito, lavorava anche in nero presso un cantiere edile. A questo punto, una volta venuti a conoscenza del misfatto operato dall'uomo, i militari hanno provveduto a segnalare l'uomo, che è stato denunciato e punito con un'ammenda di oltre quattromila euro, per la precisione 4.320.

La famosa carta gialla emanata da Poste Italiane, in cui è contenuto l'importo spettante ad ogni beneficiario, è stata ovviamente posta sotto sequestro.

Altre violazioni riscontrate

Sul cantiere edile in questione i militari hanno preso nota anche delle condizioni di sicurezza dei lavoratori e, per questo motivo, notate alcune anomalie, sono scattate altre sanzioni pari a 4.975 euro. Purtroppo non è la prima persona che viene beccata in flagranza di reato per il Reddito di Cittadinanza. Molti soggetti infatti, credendo di farla franca, dopo aver ottenuto il sostegno economico continuano tranquillamente a lavorare senza regolare contratto, e purtroppo se si viene beccati le conseguenze non sono affatto piacevoli.

Si tratta infatti di una vera e propria truffa ai danni dell'Esecutivo, che viene ovviamente punita penalmente, oltre a rappresentare un illecito amministrativo. Il Reddito di Cittadinanza è stato uno dei punti portanti della campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle, e da pochi mesi finalmente ha visto la luce. In queste settimane si stanno ancora continuando ad erogare le carte di debito di colore giallo con i relativi importi spettanti ai beneficiari.

Tantissimi i controlli

Nelle ultime settimane sono tantissimi i controlli che i carabinieri, e le Forze dell'Ordine in generale, stanno eseguendo a carico di soggetti che sono beneficiari del Reddito. C'è da dire che molti sono pronti a rinunciare alla misura di sostegno, in quanto in alcuni casi sarebbe troppo bassa, anche se tale "caso" sembrerebbe infondato, almeno secondo Pasquale Tridico, direttore generale dell'Inps.

Nelle scorse ore, anche questa testata, riportava un altro caso simile a quello di Cerignola, che si è verificato a Palermo. Qui i militari hanno sorpreso la moglie di un uomo come beneficiaria del sostegno economico in questione, ma si è scoperto che il marito lavorasse in nero in una pasticceria. Anche nel caso siciliano c'è stata una salatissima multa, e la carta della Posta è stata posta sotto sequestro: i due sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria.