Un potentissimo sisma di magnitudo 7.7 della scala Richter è stato registrato oggi, martedì 14 maggio 2019, alle 22:58 (ora locale), poco al largo delle coste della Papua Nuova Guinea. Secondo l'Usgs americano il violento Terremoto avrebbe avuto il suo esatto epicentro 45 chilometri a nordest rispetto alla città di Kokopo, fra il mare di Bismark e le Isole Salomone. L'evento avrebbe avuto un ipocentro molto superficiale, individuato a soli 10 chilometri di profondità. Subito il centro di calcolo americano ha emanato un'allerta tsunami valida per le coste esposte più vicine all'epicentro del terremoto, per poi successivamente essere revocato.

Al momento non si hanno notizie più precise in merito ad eventuali danni a persone o cose.

Si tratta del sisma più potente dall'inizio del 2019

Quello che si è verificato oggi è stato il sisma più potente - insieme a quello verificatosi il 22 febbraio in Ecuador - dall'inizio del 2019. Tuttavia, secondo l'Usgs, non dovrebbe aver causato particolari perdite economiche, almeno stando alle stime che vengono riportate sul sito ufficiale.

Inoltre, secondo le prime testimonianze che arrivano dai luoghi più vicini all'epicentro, non sembra esservi una situazione particolarmente difficile. Il direttore Megan Martin del Ropopo Plantation Resort ha raccontato all'Afp che il terremoto è stato veramente molto forte, anche se non sembrano esservi dei danni apparentemente problematici.

Il Centro di Allerta Tsunami del Pacifico ha emanato un'allerta tsunami, revocato però in un secondo momento

Il Ptwc (Pacific Tsunami Warning Center) ha subito emesso dopo la scossa di terremoto un'allerta tsunami per le coste più vicine e direttamente esposte della Papua. Successivamente però, poi l'allarme tsunami è rientrato quindi per ora non dovrebbero essere a rischio le località vicino alle coste.

Le due località più a rischio sono entrambe in Papua Nuova Guinea: Rabaul e Kavieng.

L'anno scorso un altro violento sisma aveva provocato in Papua Nuova Guinea oltre 150 morti

La Papua Nuova Guinea, come del resto tutta l'Indonesia, è posta lungo uno dei margini tettonici più attivi del nostro pianeta e fa parte di quella che viene comunemente chiamata "Cintura di Fuoco" che si sviluppa intorno al Pacifico.

L'anno scorso, precisamente il 25 febbraio 2018, un altro potentissimo sisma di magnitudo 7.5 aveva colpito l'entroterra della Papua, provocando oltre 150 morti (dovuti in particolari alle enormi frane generate dalle violente oscillazioni del terreno), centinaia di feriti, migliaia di persone sfollate ed enormi danni ad edifici pubblici e privati.