Ancora baby-gang in azione nel Salento. Questa volta la notizia arriva da Nardò, una cittadina situata in provincia di Lecce, dove nelle scorse ore la Polizia di Stato ha emesso tre denunce nei confronti di altrettanti soggetti, per la precisione due 17enni e un 16enne. Questi ultimi sono accusati di danneggiamento aggravato e consumato in concorso. Secondo chi indaga, i tre ragazzini sarebbero i responsabili di una serie di atti vandalici consumati a danno di un'associazione che svolge attività di sostegno e cura le persone down. La notizia è riportata dai principali media locali e nazionali, in particolare dal quotidiano Repubblica.

Tentativi di incendio e calci alla porta di ingresso

Al momento non sono noti i motivi che hanno portato la banda di ragazzini ad agire in maniera tanto sconsiderata. Fatto sta che, almeno in un''occasione, tali soggetti avrebbero ammucchiato dei sacchi della spazzatura vicino la porta di ingresso dell'edificio che ospita l'associazione, e quindi avrebbero tentato di dare fuoco ai sacchi contenenti i rifiuti. In altre occasioni avrebbero preso a calci la stessa porta, e divelto il contatore del gas, gesto quest'ultimo abbastanza pericoloso e dalle conseguenze che potevano essere fatali. L'indagine però ha fatto luce su tantissimi altri particolari, alcuni dei quali abbastanza inquietanti: i giovani avrebbero messo infatti alcuni petardi all'interno di un bocchettone di aerazione della struttura, facendoli esplodere.

Poi, come se tutto questo non bastasse, i tre si sarebbero anche divertiti a lanciare pietre e bottiglie di vetro contro la sede dell'associazione. Una follia ingiustificata, che però è costata cara alla baby-gang. I titolari dell'associazione non hanno perso tempo infatti a denunciare tutto al locale commissariato di Polizia, che ha subito avviato le indagini e ha rintracciato i vandali.

Beccati grazie alle telecamere di sorveglianza

La prima cosa che hanno fatto gli inquirenti è stata quella di vedere i filmati delle telecamere installate nella zona, i cui frame hanno confermato quanto raccontato dai responsabili dell'associazione presa di mira. Tutto si è svolto in un punto della cittadina salentina che è in stato di abbandono.

Infatti, sempre secondo quanto riportano i media, la gang si riuniva in un chiosco abbandonato, che era diventato la loro "base", da cui poi partivano per le loro "imprese". In tutta la zona c'erano carcasse abbandonate di auto e bombole del gas. Tutta questa ferraglia è stata adesso tolta dagli stessi agenti, anche perché lasciata così in mezzo la strada poteva rappresentare un serissimo pericolo per la pubblica incolumità.