Una settimana fa a Napoli un killer aprì il fuoco contro un pregiudicato, Salvatore Nurcaro, ferendolo gravemente. Durante la sparatoria, però, rimase coinvolta anche una bambina, Noemi (di soli 4 anni), che al momento si trova ricoverata in ospedale a causa di un proiettile che le ha trapassato un polmone.
Napoli, arrestato il sicario e il fratello
Nel blitz delle forze dell'ordine, oltre ad arrestare il killer, gli agenti hanno fermato anche un'altra persona che per tutto questo tempo ha fornito protezione al sicario. I due uomini sono stati fermati durante la notte, il killer si chiama Armando Del Re e a mettergli le manette ai polsi sono stati i carabinieri anche se nelle indagini sono state impiegate tutte le forze di polizia.
Il sicario, al momento del fermo, si trovava in provincia di Siena. L'altra persona arrestata, accusata di complicità, è il fratello Antonio che invece è stato arrestato nella provincia di Napoli, a Nola. Ai due uomini, fratelli, è stata anche contestata l'aggravante della premeditazione; la vittima dell'agguato, infatti, è stata pedinata a lungo. Proprio per questo motivo, oltre alle precedenti accuse, si è aggiunta anche quella di organizzazione mafiosa: "Siamo in un pieno contesto di camorra" ha dichiarato Giovanni Melillo, procuratore della Repubblica. Sul caso è intervenuto anche il governo, per voce di Matteo Salvini (ministro dell'Interno), che ha annunciato che giovedì 16 maggio sarà di nuovo a Napoli per partecipare al Comitato per l'Ordine e la sicurezza.
"Nessuna tregua contro criminali e camorristi, i napoletani e lo Stato vinceranno la sfida. Lo Stato deve rispondere con i fatti e non con le parole" ha dichiarato il capo del Carroccio.
La sparatoria è avvenuta lo scorso 3 maggio, intorno alle ore 17:30, all'angolo tra via Acquaviva e piazza Nazionale. L'obiettivo del sicario era il 32enne Nurcaro che, al momento, è ricoverato all'Ospedale Loreto Mare.
La solidarietà dei cittadini per Noemi
La piccola Noemi, al momento dell'agguato, si trovava in compagnia della mamma, della nonna e di un'amichetta. Sfortunatamente le condizioni della piccola sono da subito apparse molto gravi, tanto che il giorno seguente è stata operata d'urgenza per estrarre il proiettile che le ha danneggiato i polmoni.
Fortunatamente l'ultimo bollettino medico parla di condizioni in leggero miglioramento, Nella giornata di ieri si sono radunate centinaia di persone, partecipando a una preghiera comune all'esterno dell'ospedale pediatrico Santobono dove si trova ricoverata. L'iniziativa è stata organizzata dalle associazioni dei fedeli della Madonna dell'Arco, oltre alla preghiera c'è stata anche una piccola processione con una fiaccolata.