Venne sospesa due settimane fa dall'ufficio scolastico per "non aver vigilato sull'operato dei suoi studenti" che avevano spontaneamente accostato il decreto sicurezza del ministro Salvini alle leggi razziali che vigevano nel 1938.

All'atteso rientro, l'insegnante Rosa Maria Dell'Aria ha trovato ad aspettarla, oltre ai suoi studenti, 15 rose rosse regalatele dai ragazzi, una per ogni giorno di sospensione, ed una lettera nella quale gli alunni le hanno confessato di essere orgogliosi di averla incontrata e conosciuta durante la loro vita.

La professoressa continuerà ad insegnare la libertà

La vicenda della sospensione, che ha fatto discutere tutta la penisola italiana, lascia la professoressa con un amaro sorriso sulle labbra: continuerà ad insegnare ai ragazzi a crescere, a riflettere e a non essere mai indifferenti. A chi le chiede se in classe si parlerà di Europa, la donna risponde senza timore che per lei è un valore e che se ne occuperà.

La docente è dispiaciuta per quanto accaduto e per il fatto che non sia emerso che nel suo operato non vi fosse alcuna colpa, se non quella di aver insegnato ai propri studenti a pensare liberamente. Ha ricordato inoltre che i ministri Bussetti e Salvini il 23 maggio, in seguito ad un pacifico incontro congiunto con la donna, hanno promesso che avrebbero trovato una soluzione a quanto successo, soluzione che, se tarderà ad arrivare, dovrà essere richiesta tramite ricorso.

Gli studenti che hanno accomunato leggi razziali e decreto sicurezza

La causa della sospensione della professoressa è tanto semplice quanto controversa: un gruppo di studenti di una classe, in occasione della giornata della memoria, ha accostato ed evidenziato le similitudini tra il Decreto Sicurezza e le reggi razziali del 1938.

Il lavoro svolto è finito in rete ed è arrivato dapprima al Provveditore siciliano e poi al ministro dell'Istruzione: da qui la decisione di allontanare l'insegnante dalla Scuola per due settimane.

Il lavoro non aveva alcuna valenza politica, e nella presentazione preparata dagli studenti c'erano due slide ritraenti il ministro dell’interno: la prima mostrava da un lato la prima pagina del Corriere della Sera nel giorno della promulgazione delle leggi razziali, dall'altro Salvini all'approvazione del decreto sicurezza.

La seconda slide presentava una foto della conferenza di Evian del 1938, avente l'obiettivo di stabilire quote di accoglienza dei rifugiati ebrei, e un'immagine del vertice informale di Innsbruck del 2018 tra i ministri della Giustizia e dell'Interno dell’Unione europea, riguardo alla questione degli sbarchi in tutta Europa.