"Mia figlia di 12 anni si è tolta la vita dopo aver visto la serie Netflix "Tredici". Dovrebbero vietarla". Rachael Warburton, ha deciso di raccontare alla stampa inglese quello che è accaduto alla sua Jessica. La piccola, che viveva nel Nord Ovest dell'Inghilterra, si è suicidata nel 2017 dopo aver visto la celebre Serie TV americana "13 Reason Why". Come la protagonista, ha anche lei ha elencato i 6 motivi che l'hanno spinta ad uccidersi.

Il suicidio di Jessica

Jessica Scatterson, stava per compiere 13 anni, frequentava la Penketh High School e viveva con il papà a Dallam (piccolo centro vicino a Warrington, nella contea di Cheshire).

Come molte ragazzine delle sua età, nel 2017 ha voluto seguire una delle serie più famose e controverse di Netflix, Tredici (13 Reasons Why). Qualche settimana dopo aver visto la prima stagione, come raccontato da mamma Rachael Warburton al Mirror, la piccola ha però deciso di suicidarsi.

Il 22 aprile Jessica, dopo aver postato un inquietante messaggio sui social, è stata ritrovata priva di sensi in camera da letto. Il papà Christopher ha chiamato subito un'ambulanza, ma il personale medico sanitario, che l'ha trasportata d'urgenza al Warrington Hospital, non è riuscito a rianimarla. Nella sua cameretta, la polizia, ha rinvenuto la lama di un temperamatite e dei fogli con scritte e disegni inerenti alla morte ed al suicidio.

La ragazzina, proprio come Hannah Baker, la protagonista della serie tv, avrebbe anche elencato i 6 motivi che l'avrebbero spinta a compiere l'estremo gesto (tra questi c'era anche il nome di un presunto bullo).

Sulle gambe della giovane, il Coroner Alan Moore, ha notato dei tagli superficiali (alcuni di questi ricordavano, per la forma, le lettere dell'alfabeto) e, su una caviglia, la scritta a penna RIP (Requiescat in Pace).

"Tredici dovrebbe essere vietato"

I genitori di Jessica erano separati e non vivevano insieme da tempo, ma la mamma della ragazzina, Rachael Warburton, ha sempre cercato di tenersi in contatto con la figlia. Come riportato dal Warrington Guardian, qualche giorno prima, la donna ha incontrato, casualmente, la figlia in un parco della città.

"Era da sola e sembrava preoccupata e spaventata" ha ricordato Rachael. La piccola, in quell'occasione le aveva confidato che qualcuno, a scuola, l'aveva derisa per il fatto di non avere la mamma, ma non aveva mai parlato di bullismo.

A due anni di distanza dalla morte di Jessica, Rachael, ha deciso di rendere pubblica la storia della sua bambina per sensibilizzare e mettere in guardia altri genitori che potrebbero ritrovarsi nella sua stessa situazione. "Mia figlia - ha dichiarato - stava guardando la serie Tredici con i suoi amici". Poi, ha aggiunto: "Dovrebbero vietarlo: spinge all'autolesionismo. Come emerso dall'indagine sia lei che le sue amiche si erano procurate dei tagli sulle gambe e sulle braccia".