Ha riportato ustioni gravissime il piccolo scout di 8 anni che ieri sera, mentre tentava di attizzare un falò, è stato investito da un ritorno di fiamma. È accaduto a Prestino, quartiere occidentale di Como. Il ragazzino, originario di Cremona, era in gita con il suo gruppo. Ora, è ricoverato in ospedale a Milano.

L'incidente

Secondo quanto ricostruito, il piccolo scout appartenente all'Associazione soccorritori italiani - Scout (Asi-Scout) di Pandino (in provincia di Cremona) ieri, giovedì 13 giugno, si trovava in vacanza a Como, all'interno del Parco del Lura (una piccola area protetta che si sviluppa proprio intorno al torrente Lura).

Il bimbo, ad un certo punto della serata, avrebbe cercato di ravvivare il fuoco di un falò acceso dal gruppo di fronte alla casa scout in cui alloggiava. Per farlo, però, ha utilizzato una bottiglietta contenente dell'alcol e, durante l'operazione, è stato investito da un ritorno di fiamma particolarmente violento che gli ha provocato gravissime ustioni alle mani, al torace ed al volto. Ancora non è chiaro se il ragazzino abbia deciso di riattizzare il fuoco di sua iniziativa.

I responsabili del gruppo, preoccupati, hanno subito chiamato il 118 ed il bambino, in un primo momento, è stato accompagnato al pronto soccorso del vicino ospedale Sant'Anna di Como. Una volta arrivato, però, gli è stato assegnato il codice rosso e in considerazione della gravità delle sue condizioni, il personale medico sanitario ha disposto il suo trasferimento all'Ospedale dei Bambini "Vittore Buzzi" di Milano (meglio preparato ed attrezzato ad affrontare emergenze come queste).

Qui, è stato raggiunto dai genitori.

Ora, il piccolo scout è ricoverato in prognosi riservata, ma - secondo l'ultimo bollettino medico - nel corso delle ultime ore si sarebbero registrati dei lievi miglioramenti. L'ospedale - come da protocollo - ha provveduto a segnalare l'accaduto alla Procura della Repubblica. Nei prossimi giorni, dunque, le indagini faranno luce sulla dinamica ed accerteranno eventuali responsabilità dei capi scout.

Gli scout

in Italia, dove lo scoutismo si è sviluppato a partire dei primi decenni del Novecento, esistono decine e decine di associazioni diverse, ma che s'ispirano agli stessi principi e valori definiti dal fondatore del movimento, Lord Robert Baden-Powell.

Il piccolo scout rimasto ustionato appartiene all'Asi-Scout, un'associazione che, come recita il suo statuto, si impegna a preparare i suoi iscritti (aiutandoli ad aver maggiore consapevolezza di stessi e degli altri) e a diventare cittadini dotati di senso civico, pronti ad affrontare qualsiasi situazione - anche la più imprevista - e ad essere sempre d'aiuto per gli altri.