Il 3 giugno ci fu un'aggressione durante un comizio fatto dal segretario della Lega Nord, ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini a Cremona. Andando maggiormente nei dettagli, un ragazzo di 26 anni aveva esposto una sciarpa con una scritta che poteva sembrare critica nei confronti delle politiche e delle posizioni ideologiche assunte da Salvini e dalla Lega. Più specificatamente, in tale sciarpa era inciso il motto cristiano e biblico 'Ama il prossimo tuo', in chiara polemica con le strategie comunicative e la 'narrazione leghista' accusate di 'fomentare odio'.
L'aggressione ad opera di due simpatizzanti dell'estremismo di destra
Stando a quanto riporta un articolo pubblicato sul sito web dell'agenzia di stampa 'Adnkronos', recentemente sono stati denunciati due individui che sarebbero legati al radicalismo di destra più estremo. Per essere ancora più precisi, i due sarebbero gli aggressori dello stesso ragazzo e sarebbero simpatizzanti del noto partito di estrema destra 'Forza Nuova'. Stando sempre all'Adnkronos, il giovane autore del gesto è stato picchiato dagli aggressori con schiaffi, pugni e calci. Inoltre, un altro individuo avrebbe partecipato alla rissa dando una manata al 26enne.
La testimonianza di un ragazzo che rivendica l'aggressione: 'Lo abbiamo circondato con alcuni ultras'
Come riportato da un articolo pubblicato sul sito web 'Open', su Facebook è comparso un post di un ragazzo che sostiene di essere stato tra i partecipanti all'aggressione contro il 26enne. Andando nello specifico, il giovane ha scritto sul social network che lui ed alcuni militanti di CasaPound, insieme ad un gruppo di ultras, hanno circondato il giovane ragazzo per invitarlo a togliere la scritta che poteva essere vista come critica nei confronti di Salvini e delle politiche leghiste.
In seguito, sempre secondo la presunta testimonianza del giovane, una donna anziana ha chiesto, in modo non troppo educato, al giovane di spostarsi per fargli vedere meglio il discorso del leader leghista e lo stesso ragazzo ha risposto, anch'egli in modo non troppo educato, di provare a togliergli la suddetta sciarpa.
Oltre a ciò, lo stesso presunto testimone dell'aggressione ha descritto in seguito l'episodio e ha affermato che dieci secondi dopo lo stesso 26enne era stato portato via da parte degli agenti della polizia municipale.
Tre agenti di polizia momentaneamente non in servizio sono intervenuti per aiutare il ragazzo offrendogli le cure per il dolore provocato dalla rissa. Lo stesso 26enne, che tra l'altro frequenta l'oratorio, ha deciso di non sporgere denuncia né di andare all'ospedale per ulteriori accertamenti.