Franco Iachi Bonvin, il tabaccaio di Pavone Canavese (piccolo centro della provincia di Torino, non lontano da Ivrea), ha sparato dall'alto, probabilmente dal balcone di casa, e ha colpito il ladro, un moldavo 24enne, alle spalle. E' questo quanto emerge dall'autopsia eseguita stamane, martedì 11 giugno, dal medico legale Roberto Testi. Il commerciante, sentito nei giorni scorsi ed indagato per eccesso di legittima difesa, aveva dato un'altra versione dei fatti.

Il colpo è partito dall'alto

Questa mattina, nella sala di medicina legale della camera mortuaria di Strambino (sempre in provincia di Torino), è stata eseguita l'autopsia sul corpo di Ion Stavila, giovane ladro moldavo rimasto ucciso nella notte tra giovedì e venerdì, durante un furto nella tabaccheria della famiglia Bonvin.

Secondo i primi risultati dell'esame, la ferita riscontrata sul petto del moldavo non sarebbe il foro di ingresso del proiettile (come ipotizzato in un primo momento), ma sarebbe quello d'uscita. Ion Stavila, dunque, sarebbe stato, colpito alle spalle - da un colpo esploso dall'alto - mentre si trovava sul marciapiede, dove è stato rinvenuto, già privo di vita, dagli agenti di polizia intervenuti

La relazione stilata dal dottor Roberto Testi, dunque, smentirebbe la versione di Franco Iachi Bonvin. L'uomo aveva raccontato di aver sentito, intorno alle 3 del mattino, dei rumori provenire dal suo negozio e di esser sceso per controllare. In cortile, si era trovato di fronte tre malviventi e li aveva affrontati.

Ne era nata, così, una colluttazione durante la quale aveva aperto il fuoco (con la sua Revolver 357, regolarmente denunciata e detenuta). La sua intenzione, a suo dire, non era quella di colpirli: voleva solo spaventarli e metterli in fuga.

La solidarietà del ministro Salvini

Al momento, Franco Iachi Bonvin, è iscritto nel registro degli indagati e dovrà rispondere di eccesso colposo di legittima difesa.

La sua posizione, ora, però potrebbe cambiare ed aggravarsi.

Il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, nei prossimi giorni lo interrogherà nuovamente. Il tabaccaio torinese - scosso per l''accaduto - nel corso del primo interrogatorio in Procura, su consiglio del suo avvocato, aveva deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Nei giorni scorsi, il ministro dell'Interno Matteo Salvini (promotore della nuova legge sulla legittima difesa) aveva espresso la massima solidarietà nei confronti del tabaccaio. "Se il moldavo avesse scelto di fare il muratore - aveva dichiarato il leader leghista durante un comizio elettorale - a quest'ora sarebbe ancora qui, su questa terra".

Dalla parte del commerciante si è schierata anche l'intera comunità di Pavone Canavese: proprio per stasera è in programma una fiaccolata di solidarietà.