L’ennesima violenza al termine di una serata in discoteca è avvenuta nella notte tra sabato e domenica, questa volta a Mantova. Una ventenne, originaria della Bassa Veronese, ha denunciato di aver subito abusi da più uomini, per poi essere abbandonata in strada dal branco. La vittima si è fidata di un ragazzo conosciuto al Mascara, noto locale della città lombarda, tanto da accettare un passaggio verso casa. Ma in realtà la giovane è caduta in una trappola, probabilmente ordita in precedenza dal suo aguzzino insieme ai complici. Il racconto dei fatti è ancora molto frammentario: come spiega ''L’Arena'', la giovane si è recata all'alba di domenica presso il pronto soccorso dell'ospedale di Legnago, in provincia di Verona, dove ha denunciato gli abusi subiti e ricevuto le prime cure.

Successivamente è stata trasferita in una struttura specializzata, in cui le sono stati riscontrati i segni degli abusi. I carabinieri di Mantova, che indagano sull'accaduto, ora stanno cercando di individuare i responsabili dell'aggressione.

Il racconto dell'abuso di gruppo

A quanto pare la ragazza è stata accompagnata in auto da un conoscente al Mascara, ma i due si soni divisi una volta arrivati nel locale. Durante la serata ha stretto amicizia con quel giovane, dai modi apparentemente gentili, con cui si è allontanata a notte fonda. Giunti nei pressi della vettura del suo nuovo amico, un’utilitaria di colore scuro, la vittima è stata circondata da altri due uomini, forse tre, tutti di un’età tra i 25 ed i 30 anni e con un accento meridionale.

La ventenne è stata trascinata a forza fino ad un luogo isolato, dove i suoi aguzzini si sono accaniti su di lei, uno dopo l’altro, per alcuni interminabili minuti. Al termine degli abusi il branco l’ha caricata in automobile, per poi abbandonarla dopo alcuni chilometri, nei pressi di una rotatoria.

Le indagini puntano ad individuare al più presto i responsabili

A quel punto la giovane non ha potuto far altro che cercare aiuto. A quanto pare gli aggressori le avevano sottratto il telefonino ed il portafogli; così la ragazza si è dovuta incamminare lungo la strada fino a quando non ha trovato un bar aperto. Da lì ha telefonato in lacrime al padre che è corso a prenderla per accompagnarla in ospedale.

Nelle prossime ore la vittima sarà riascoltata dai carabinieri che indagano sulla vicenda, sotto il coordinamento del pm Lucia Lombardo della Procura di Mantova, nel tentativo di ottenere qualche particolare in più sull'accaduto. Altri elementi utili ad individuare i componenti del branco potrebbero arrivare dalla visione dei filmati registrati dalle 20 telecamere di sorveglianza presenti all'interno e nel parcheggio del Mascara, che dovrebbero aver ripreso i giovani subito prima dell'abuso.