Tragedia sfiorata a Napoli: due ragazzi di sedici anni, entrambi napoletani, sono precipitati da una recinzione nel tentativo di scattare un selfie da pubblicare sui propri profili social.
L'episodio
Volevano scattare un selfie mozzafiato, ma qualcosa è andato storto: questo è quanto è accaduto in via Nazionale delle Puglie, a Ponticelli (quartiere di Napoli), nella notte tra giovedì e venerdì. I due adolescenti si erano recati nel parcheggio di un noto supermercato della zona e avevano adocchiato una recinzione alta poco più di cinque metri come location ideale per scattare un selfie "mozzafiato" e racimolare un pugno di like attraverso la condivisione sui principali social network.
Tutto sarebbe andato secondo il classico copione (scatto dell'istantanea, pubblicazione della foto, diffusione a mezzo social e pioggia di like) se i due sedicenni non avessero perso l'equilibrio dopo le prime pose al di là della recinzione: ecco dunque che, in pochi attimi, quello che doveva essere un momento goliardico di cui compiacersi con i propri coetanei, ha finito per trasformarsi in un episodio di cronaca nera.
I due ragazzini sono infatti precipitati al suolo dopo un volo di cinque metri: entrambi sono stati prontamente soccorsi da due ambulanze del 118, allertate da alcuni passanti e giunte sul posto nei minuti successivi. La caduta è stata attutita da alcune siepi che erano collocate al di sotto della recinzione.
I due sembrerebbero non aver riportato gravi ferite.
I precedenti a Napoli e la pericolosa moda dei selfie estremi
Non è questo il primo episodio verificatosi a Napoli nell'ultimo periodo: poco più di due mesi fa, infatti, una diciannovenne di nazionalità ucraina aveva rischiato la vita a Torre del Greco nel tentativo di scattare un selfie sul campanile del noto Santuario di Pompei.
Una moda, certo, ma soprattutto un fenomeno pericoloso, costato la vita a diversi adolescenti in giro per il mondo, giovanissimi che hanno provato ad emulare il duo russo composto da Angela Nikolau e Ivan Kuznetsov, professionisti pronti a sfidare altezze proibitive per scattare selfie mozzafiato.
Una riflessione su quanto accaduto appare doverosa.
In un momento storico in cui i social network sembrano aver preso il sopravvento in tutti i rapporti interpersonali e più generalmente nelle relazioni umane è fondamentale fermarsi per un attimo e chiedersi: vale davvero la pena mettere a repentaglio la propria vita per un pugno di like che non vi cambieranno l'esistenza, ma potrebbero al contrario rappresentare un pericolo per quest'ultima? Come può la felicità, quella reale, esser correlata agli apprezzamenti che si ricevono virtualmente sui propri profili social? Come si può porre un freno in maniera significativa a questa moda dilagante? Ai posteri l'ardua sentenza.