Le hanno sparato durante una lite e ha perso il bimbo che portava in grembo. Ora, Marshae Jones, 28enne della contea di Jefferson (nello stato americano dell'Alabama) è stata arrestata - e rilasciata su cauzione - nei giorni scorsi per omicidio. Ora rischia una condanna a 20 anni di carcere. Secondo l'accusa, la donna non avrebbe protetto il feto. I fatti sono accaduti lo scorso dicembre. L'Alabama, ultimamente, ha fatto discutere il mondo per la legge, particolarmente restrittiva, sull'interruzione di gravidanza, che vieterebbe l'interruzione di gravidanza anche in caso di incesto e stupro.

La lite

Marshae Jones è stata colpita da un colpo di pistola esploso da un'altra giovane donna, Ebony Jemison (23 anni), nel corso di una lite. Secondo quanto ricostruito dalla stampa locale, il 4 dicembre scorso, la Jones avrebbe incontrato Ebony - sua rivale in amore e sua ex collega di lavoro - nel parcheggio di un supermarket di Pleasant Grove, cittadina a meno di un’ora di distanza da Birmingham (città protagonista, tra gli anni '50 e '60, di diversi scontri razziali). La 28enne avrebbe cominciato un acceso diverbio (poi degenerato in una sparatoria) riguardo alla presunta paternità del suo bambino.

E proprio il bambino che sarebbe dovuto nascere da lì a quattro mesi ha avuto la peggio: le ferite riportate all'addome dalla madre non gli hanno lasciato scampo.

'Non ha difeso il feto'

Il tenete della polizia di Grove Danny Reid, a margine dell'indagine ha dichiarato: "Il bambino non nato è l'unica vera vittima di questa storia. È stata sua madre a dar vita al litigio che lo portato alla morte. Quando una donna al quinto mese di gravidanza mette a rischio l'incolumità del feto (che è da noi considerato una persona) è la prima responsabile".

Il gran jury (la corte della Contea di Jefferson), mercoledì, ha deciso, con una sentenza definita lapidaria, di mandare Marshae Jones a processo per omicidio in quanto avrebbe provocato la lite mettendo a rischio l'incolumità della piccola vita che portava in grembo. La procura, comunque, non ha ancora deciso se portarla o meno in giudizio, ma qualora venisse ritenuta colpevole, la donna rischia oltre 20 anni di carcere.

Lo Stato dell'Alabama, infatti, è uno dei 38 stati americani in cui una specifica legge riconosce il feto come potenziale vittima di omicidio.

La stessa corte della Contea si è anche pronunciata riguardo ad Ebony Jemison e ha derubricato le accuse considerando la sua azione legittima difesa.

Quanto successo sta sollevando aspre polemiche negli States. Le associazioni federali che si battono in difesa dei diritti delle donne sono già scese in campo dichiarando: "Perdere una gravidanza non è un crimine" e hanno dato il via ad una raccolta fondi per pagare i 50mila dollari di cauzione e consentire alla Jones di uscire di prigione fino al processo.

Ilyse Hogue, presidente di Naral Pro Choice America. ha dichiarato: "Ecco cosa succede nel 2019 ad una donna incinta afroamericana senza mezzi".