I soccorritori e gli uomini della polizia stradale che erano giunti sul luogo dell’incidente a Povegliano, in provincia di Treviso, avevano subito notato una stranezza: infatti il frontale tra le due auto era avvenuto nel bel mezzo di lungo rettilineo. Mentre stavano tentando di dare una risposta a quest’anomalia, forse dovuta ad una distrazione, ad una manovra errata oppure ad un colpo di sonno, è arrivata l’accusa sconvolgente della 21enne Giorgia Biglieri che era in auto col suo fidanzato, Christian Barzan, studente universitario di 22 anni.

La giovane, seppure sotto shock, ha iniziato a raccontare a tutti che pochi istanti prima dello scontro stava litigando con il suo ragazzo, perché voleva lasciarlo. Così Christian, che non accettava la fine della storia, avrebbe cominciato a sbandare apposta con la sua Alfa Mito, fino a prendere in pieno la Toyota Yaris con a bordo Flavio Cagnato e la moglie Giuseppina Lo Brutto; quest’ultima, una pensionata 62enne di Treviso, sarebbe morta nell’impatto.

Le accuse di Giorgia al suo ragazzo

La ragazza non ha dubbi: Christian avrebbe volontariamente sterzato all’ultimo momento per colpire la vettura che stava arrivando dal senso di marcia opposto, con a bordo i coniugi che tornavano a casa dopo una cena.

Si sarebbe quindi trattato di un tentativo di omicidio-suicidio e non di una tragica fatalità. Nelle ore successive all'incidente Giorgia ha ripetuto più volte l’accusa: il suo ragazzo avrebbe tentato di ucciderla e di togliersi la vita in quel modo assurdo, finendo col distruggere l’esistenza di una coppia innocente. Lo ha detto ai medici dell’ospedale Ca’ Foncello che l’hanno curata, ma anche agli investigatori della squadra mobile di Treviso, che si occupano delle indagini, coordinate dal pm Francesca Torri.

Adesso il giovane, studente al terzo anno di Economia, rischia di essere indagato non più per omicidio stradale, ma per omicidio volontario e tentato omicidio.

I primi rilievi sembrano confermare l’ipotesi di un gesto folle

L’avvocato di Christian, Fabio Crea, non si sbilancia e dice di attendere le verifiche degli inquirenti.

Aggiunge che il ragazzo, al momento, è sotto shock e non si è ancora del tutto ripreso dall’incidente, visto che dovrà subire un nuovo intervento chirurgico. Però contro di lui, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, ci sarebbero anche i risultati delle analisi sul luogo della tragedia: dai rilievi sarebbe confermata l’assenza di frenate nel punto in cui le due automobili si sono scontrate. La sterzata della macchina dei due ragazzi quindi sarebbe avvenuta quando le due vetture erano ormai vicinissime, a confermare la tesi di un gesto inconsulto. Questa possibile spiegazione moltiplica il dolore dei familiari di Giuseppina Lo Brutto ed in particolare del marito, che viveva con lei da trent’anni: la coppia, molto unita, non aveva avuto figli.