Antonio Logli, già condannato in due gradi di giudizio per l'omicidio e l'occultamento di cadavere della moglie Roberta Ragusa, attende il prossimo mercoledì 10 luglio che si esprima la Corte di Cassazione. Una sentenza molto attesa che stabilirà se il Logli dovrà scontare i 20 anni di carcere al quale è stato condannato, considerando che per tutti e due i gradi di processo ha goduto di alcune misure cautelari piuttosto blande, ovvero l'obbligo di dimora a Pisa e San Giuliano Terme e dalle nove di sera fino alle sei del mattino l'obbligo di rimanere a casa.

Sua moglie, Roberta Ragusa, è scomparsa 7 anni fa dal comune di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa. L'uomo è stato subito monitorato dagli inquirenti che sono presto giunti a conoscenza del fatto che da molti anni Antonio Logli avesse un'amante, Sara Calzolaio, che era anche la tata dei suoi figli e amica di Roberta stessa. Una situazione che potrebbe aver spinto il Logli a cercare di 'sbarazzarsi' della moglie per poter vivere la sua storia clandestina alla luce del sole, senza rinunciare ad alcuni beni che erano, di fatto, intestati alla Ragusa.

La versione di Antonio Logli

Antonio Logli invece ha sempre sostenuto che la moglie si sia allontanata durante la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 di sua spontanea volontà.

Questa ipotesi però non ha mai convinto gli inquirenti. Roberta Ragusa era, infatti, molto legata ai suoi figli Alessia e Daniele, oggi maggiorenni. Secondo le testimonianze di molti amici e parenti della donna, non sarebbe mai stata in grado di abbandonarli. I due figli però sembrano sposare la versione del padre e in una loro recente apparizione nella trasmissione Quarto Grado hanno ribadito di credere ciecamente all'innocenza del loro papà.

Caso Ragusa: parla l'amante, Sara Calzolaio

Lo scorso venerdì, dopo anni di silenzio, ha voluto dire la sua anche Sara Calzolaio, l'amante di Antonio Logli. La donna, 18 anni più giovane del Logli, ora vive con lui nella casa che un tempo era di Roberta ed ha continuato, in tutti questi anni, ad occuparsi di Alessia e Daniele.

"Ma io non voglio sostituirmi alla mamma- ha dichiarato la Calzolaio durante la puntata di venerdì scorso di Quarto Grado- io sono la tata". Sara ha anche ammesso di essere molto provata dalla situazione ma altresì convinta che il suo Antonio sia innocente. Lei stessa lo avrebbe messo sotto torchio più volte ed è impossibile, secondo la sua testimonianza, che il Logli sia stato in grado di mentirle.

La sentenza di Cassazione

Mercoledì prossimo, 10 luglio, la Cassazione metterà la parola fine a questa storia molto dibattuta. Ricordiamo che la Cassazione non sarà preposta ad entrare nel merito della vicenda ma decide solo in merito alla legittimità e di corretta applicazione della Legge. In questo caso, trattandosi di un processo indiziario, in quanto non è mai stato ritrovato il corpo di Roberta Ragusa, la sentenza potrebbe confermare i due gradi di giudizio, e quindi rendere la pena esecutiva per il Logli, oppure potrebbe appoggiare le incongruenze processuali sviluppate dalla difesa e decidere di annullare le sentenze precedenti.