Lachlan Foote era una giovane promessa della musica. Un anno e mezzo fa, alla vigilia del suo 22esimo compleanno, i genitori lo trovarono senza vita nel bagno della loro abitazione sulle Blue Mountains (catena montuosa a ovest di Sydney, nella parte sud-est dell'Australia). Secondo il coroner, a farlo collassare, sarebbe stata l'eccessiva dose di caffeina contenuta nel suo frullato proteico. Ora, come riportato dal Daily Mail, il padre Nigel, sperando di evitare altre tragedie, ha lanciato un avvertimento: "Fate attenzione, certi beveroni vi possono uccidere".

La morte di Lachlan Foote

Lachlan Foote, venne trovato morto il giorno di Capodanno. Per mesi e mesi la causa del suo decesso è stata un vero e proprio mistero. Appassionato di musica, pieno di vita e interessi, Lachlan era un ragazzo sano e non soffriva di alcuna patologia. Secondo il rapporto conclusivo delle indagini depositato la scorsa settimana dal coroner (il medico legale, o avvocato, che nei Paesi anglosassoni agisce da ufficiale giudiziario) ad uccidere il giovane musicista sarebbe stato un frullato proteico.

Poco prima di sentirsi male, infatti, Lachlan, al rientro di una notte trascorsa a bere nei locali della zona, si era preparato un "beverone" sperando, in quel modo, di arginare i postumi di una sbornia.

Quel milk shake, però conteneva una quantità impressionante di caffeina che gli è stata letale.

'Attenti ai beveroni'

I genitori di Lachlan, disperati, dopo aver ricevuto il rapporto del coroner, hanno deciso di dare un senso alla morte di loro figlio e hanno voluto mettere in guardia tutti coloro che, magari con leggerezza, fanno uso di shake dimagranti.

La famiglia, si sta mobilitando anche per fare in modo che, le autorità australiane, vietino il consumo della bevanda proteica assunta dal giovane. Papà Nigel, su Facebook, ha dichiarato: "Lo vogliamo fare nella speranza di riuscire a salvare la vita di qualcun altro". Poi, ha spiegato che un beverone come quello assunto dal suo Lachlan contiene, in caffeina, l'equivalente di 50 tazze di caffè.

L'uomo ha poi ricordato che il figlio, poco prima di morire, aveva postato un messaggio sui social dove asseriva che il frullato appena bevuto era incredibilmente amaro. "La mia polvere proteica - scrisse - ha un sapore orribile". Non è chiaro se il ragazzo abbia acquistato la bevanda di sua spontanea volontà o se gli stia stata consigliata e ceduta da qualche amico. Secondo il padre - che non vuole incolpare nessuno per quanto accaduto - probabilmente il giovane non ha mai letto l'etichetta riportante le informazioni nutrizionali e non ha mai preso in considerazione i possibili effetti collaterali.

La caffeina in polvere è un integratore alimentare facilmente reperibile e spesso viene aggiunta - al fine di ottimizzarne gli effetti - a bevande energetiche e proteiche.

Chi la assume, però, spesso non si rende conto che può essere molto dannosa per la nostra Salute (soprattutto se la si combina con alcol).

Recentemente, La Federal and Drug Administration ha voluto mettere in guardia contro il suo consumo, che può portare all'overdose e alla morte.