Da questa mattina la 'ndrangheta è finita in primo piano a Reggio Calabria. La Polizia di Stato, insieme alla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, è impegnata dalle prime ore dell'alba in un blitz contro diversi esponenti dell'imprenditoria e della politica locale.
Si tratta di una vasta operazione, chiamata dagli inquirenti "Libro Nero", che ha sferrato un duro colpo alla criminalità reggina, nello specifico alla cosca Libri di Reggio Calabria. Gli agenti della squadra mobile hanno eseguito 17 arresti, tra cui 5 ai domiciliari.
Numerose anche le perquisizioni ancora in atto tra conosciute imprese della zona al centro delle indagini e sospettate, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione e tentata corruzione.
L'inchiesta ha portato alla luce legami molto stretti tra la mafia e diversi imprenditori locali che, sebbene non fossero direttamente collegati all'organizzazione mafiosa, nel corso degli ultimi anni avrebbero ricevuto favoritismi da parte della cosca Libri. I sigilli sono scattati per numerose società e aziende dell'intera area che operavano principalmente nel settore immobiliare, edilizio e della ristorazione.
Operazione Libro Nero
È questo il nome che gli investigatori hanno dato alla maxi-operazione della Polizia di Stato.
Un colpo pesante assestato agli esponenti della 'ndrangheta di Reggio Calabria. Il lavoro di squadra delle forze dell'ordine insieme alla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha consentito di ricostruire gli agganci di uno dei clan maggiormente radicati nella città.
Interessi economici e politici
Nel mirino degli investigatori sono finiti noti imprenditori delle aziende locali e regionali che seguivano la linea imprenditoriale dettata direttamente dalla cosca, beneficiandone attraverso presunti finanziamenti e protezione. La 'ndrangheta pare si fosse infiltrata molto a fondo nel tessuto cittadino, arrivando a tenere in mano le redini di molte attività produttive.
Oltre agli imprenditori, sembra ci siano coinvolgimenti anche all'interno del mondo politico sia cittadino che regionale di più schieramenti. Tra i nomi trapelati, quello di Alessandro Nicolò, ex capogruppo di Forza Italia ed oggi esponente di Fratelli d'Italia, che sarebbe stato condotto in carcere, e quello di Sebastiano Romeo, capogruppo del Pd nel consiglio regionale, per il quale sarebbero scattati i domiciliari. L'ex consigliere regionale del Partito Democratico, Demetrio Naccari Carlizzi, sarebbe invece indagato a piede libero.
Il blitz di questa mattina è il frutto di lunghi accertamenti e indagini da parte degli inquirenti. Oltre agli arresti già effettuati, gli investigatori sono ancora alle prese con ispezioni e controlli che potrebbero portare alla scoperta di ulteriori illeciti.