La Guardia di Finanza di Brindisi ha denunciato per truffa 152 falsi braccianti agricoli, che operavano in due distinte aziende della provincia. Secondo quanto riporta la stampa locale, pare che siano stati denunciati anche due imprenditori agricoli, legati da un rapporto di parentela, i quali avrebbero messo in atto questo sistema fraudolento, assumendo falsamente queste persone. La truffa consisteva quindi nel percepire, indebitamente, ingenti vantaggi economici da parte dell'Inps, ovvero l'ente di previdenza sul lavoro. A favore del falsi braccianti sarebbero state emesse indennità di disoccupazione ma anche assegni familiari.

Tali soggetti avrebbero dichiarato ben 12.823 giornate lavorative effettuate, ma da quanto scoperto dalle Fiamme Gialle è risultato che questi ultimi, in taluni casi, non avevano lavorato neanche per una giornata.

L'inchiesta

Tutto è partito nei primi mesi dello scorso anno, il 2018 quindi, quando ci si accorse che presso l'Inps erano stati presentati dei contratti di affitto, o di locazione a seconda dei casi, di alcuni terreni agricoli che si trovano in provincia di Brindisi. Questi ultimi erano intestati ad ignari soggetti, ovviamente estranei all'inchiesta in questione. A questo punto sono cominciate le indagini degli investigatori, che hanno poi portato a scoprire la maxi truffa posta in essere dagli indagati.

Addirittura in un caso gli inquirenti hanno accertato che si sarebbe stipulato un falso contratto con una persona che poco dopo si sarebbe rivelata deceduta. Almeno dal 2013 al 2016 questi falsi lavoratori avrebbe percepito le indennità dell'ente di previdenza, che ha collaborato attivamente alle indagini della finanza. I due imprenditori sono stati quindi accusati dell'ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dell'Inps, mentre per le 152 persone coinvolte nell'inchiesta è scattata la denuncia per il reato di truffa in concorso, in quanto avrebbero aiutato in questo modo i titolari delle aziende agricole coinvolte a mettere in atto il loro piano.

In 410.000 euro è calcolato il danno erariale subito dall'Inps.

Braccianti con precedenti penali

Inoltre, contestualmente alla scoperta delle false assunzioni, le Fiamme Gialle hanno rilevato che diversi soggetti falsamente assunti, si parla di almeno una ventina di individui, sarebbero stati già conosciuti alla giustizia, in quanto gravati da precedenti penali.

Alcuni erano stati già accusati di truffa. Una di queste persone sarebbe stata anche in prova ai servizi sociali: lo stesso ha quindi dichiarato all'Inps di operare come bracciante agricolo presso una delle due aziende coinvolte, assunzione che, anche in questo caso, era assolutamente falsa.