Un carabiniere è stato brutalmente ucciso a Roma da due giovani di origine americana. L'omicidio del militare, il 35enne Mario Cerciello Rega, ha scatenato diverse polemiche nel mondo della politica e dell'opinione pubblica. Nelle ultime ore sta facendo discutere un commento particolarmente duro apparso sui social, espresso da una probabile professoressa di Novara.

L'insegnante (ancora non è sicuro che si tratti realmente di una prof) ha scritto sui social che del carabiniere non se ne sentirà la mancanza. Frase, quest'ultima, che ha scatenato una serie di polemiche.

La denuncia fatta dai parlamentari leghisti

Stando a quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito Fanpage, il commento della donna è stato denunciato da due parlamentari della Lega Nord. Cristina Patelli e Paolo Tiramani hanno reso pubblica la vicenda a seguito delle segnalazioni fatte da diversi utenti sul web, definendo il commento della donna "folle". I due politici del partito di Salvini hanno inoltre riferito che il vicebrigadiere è morto da eroe e che meriterebbe giustizia e ammirazione da parte di tutti i cittadini italiani perbene.

Le scuse della signora e la verifica del Ministro Bussetti

In seguito all'emergere delle inevitabili polemiche, la stessa donna di Novara ha deciso di fare dietrofront.

Stando a quanto riportato da un articolo del Corriere Della Sera, la probabile insegnante ha dichiarato di aver detto una 'cavolata' e di essere stata decisamente superficiale nel postare quel commento. La signora, 51enne, ha poi pubblicato su Facebook un post di scuse, dove la donna ha anche scritto di sperare che chi la conosce sappia che lei non la pensa propriamente così.

La signora di Novara ha ribadito di essersi resa conto del suo errore a seguito dell'invio del commento e, comunque, ha aggiunto che ormai il danno era stato fatto. La donna ha riferito che il commento era stato scritto in modo istintivo ed era basato sulla sensazione che le forze dell'ordine farebbero troppo poco contro i maltrattamenti e la violenza sulle donne.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti. Il politico, riporta un articolo di Orizzonte Scuola, ha annunciato un'indagine atta a scoprire la reale posizione lavorativa della donna. Lo stesso Bussetti ha annunciato su Facebook che attiverà delle verifiche tramite gli uffici territoriali del Miur e, se esse dovessero confermare che si tratta di una professoressa, ciò sarebbe gravissimo.

Il Ministro ha anche scritto che l'insulto al carabiniere sarebbe incompatibile con la condotta che dovrebbe avere un insegnante.