La Procura di Padova è in contatto con quella di Rovigo perché sospetta che i resti ritrovati il 20 agosto ad Albarella possano appartenere ad Isabella Noventa, la donna scomparsa da Albignasego nel 2016.

Il ritrovamento sulla spiaggia di Albarella

Sabato scorso sono emersi dalla spiaggia di Albarella dei resti che sembrerebbero il frammento di un femore e una mandibola. Il medico legale, Lorenzo Marinelli di Ferrara, appurerà se l'origine del ritrovamento sia di natura umana. In questo caso se ne dovrà accertare l'appartenenza, effettuando l'estrazione del dna.

La notizia è stata diramata anche ad altre Procure e da Padova è arrivata la richiesta di praticare un confronto con il dna di Isabella Noventa.

La donna, 55enne, è scomparsa nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 e la Corte d'Appello ha confermato la condanna di primo grado per omicidio volontario e occultamento di cadavere nei confronti di Freddy e Debora Sorgato (30 anni) e per favoreggiamento nei confronti della tabaccaia Manuela Cacco (16 anni e 10 mesi). I tre, al momento, sono in carcere. Dalla scomparsa di Isabella, la sua famiglia non ha mai smesso di chiedere a gran voce ai condannati di rivelare il posto in cui hanno nascosto il corpo della donna.

Il caso Noventa: corpo mai ritrovato

Secondo l'accusa, i due fratelli avrebbero attirato la Noventa nella villa di Freddy per poi ammazzarla a colpi di martello e disfarsi nel corpo. Sarebbe stata coinvolta anche la tabaccaia che, durante la notte, si sarebbe prestata a "recitare" la parte di Isabella in piazza per sviare i sospetti attraverso le videocamere di sorveglianza.

La Noventa e Freddy avevano avuto una relazione di alcuni mesi e quella sera la donna aveva accettato l'invito del suo ex, probabilmente perché si aspettava un chiarimento o una riconciliazione. Sorgato ha ammesso di aver ammazzato la donna e averla gettata nel Brenta, dopo aver infilato il corpo in un sacco con delle pietre, perché andasse a fondo.

Con questa ricostruzione è quindi plausibile che il corpo, nel tempo, si sia riversato in mare e i resti siano stati trasportati dalla corrente, lontani dalla foce.

Di Isabella Noventa non è mai stato ritrovato il corpo, per questo il Pubblico Ministero, Giorgio Falcone, che si è occupato del caso, ha chiesto di verificare l'appartenenza di quei resti portati dalla corrente. Nei prossimi giorni verranno eseguiti i test del dna sui frammenti ossei ritrovati e verranno comparati con l'arcata dentale della donna, recuperabile attraverso alcune vecchie lastre che aveva effettuato.

Il medico legale e gli inquirenti sono al lavoro per fare chiarezza sulla vicenda.