Poteva essere una tragedia: un Airbus della Ural Airlines ha subito gravi danni ad entrambi i motori subito dopo il decollo dall’aeroporto Zhukovsky di Mosca nella mattina di ferragosto. A causare l’incidente è stato l’impatto con uno stormo di uccelli, molto probabilmente gabbiani, che ha messo fuori uso i motori e reso l’aereo difficile da controllare. Così il comandante del mezzo, Damir Yusupov, ha deciso di tentare un atterraggio di emergenza in un campo a poca distanza dallo scalo della capitale. Nonostante le difficoltà, l’operazione è perfettamente riuscita: tutti i 226 passeggeri sono stati messi in salvo, insieme ai sette membri dell’equipaggio.

Solo 23 persone hanno riportato lievi ferite nell’impatto, finendo in ospedale: quasi tutti sono stati dimessi rapidamente. Perfino l’aeromobile non ha subito gravi danni durante la manovra.

I media si sono interessati alla storia di Damir Yusupov

L’impresa eroica del comandante Damir Yusupov, 41 anni, un pilota esperto con oltre 3mila ore di volo ed un precedente impiego da avvocato, ha attirato l’attenzione di tutti i media russi che hanno ricostruito la sua storia: così si è saputo del padre che guidava elicotteri, dei suoi quattro figli e della decisione di abbandonare la carriera legale a 32 anni per iscriversi alla scuola di volo. La televisione nazionale russa ha intervistato sua moglie che ha raccontato della telefonata, subito dopo l’atterraggio, in cui il marito le ha spiegato di aver salvato tutti i passeggeri prima di scoppiare in lacrime per la tensione accumulata.

In molti hanno paragonato quanto accaduto in Russia all’ammaraggio sul fiume Hudson, avvenuto nel 2009 ad un aereo dell'Us Airways dopo il contatto, anche quella volta, con uno stormo di volatili durante il decollo da New York. Quella volta il pilota era Chesley Sullenberger, che ha scritto un’autobiografia da cui Clint Eastwood nel 2016 ha tratto “Sully”, con Tom Hanks.

Le attenzioni della stampa, dopo l’incidente

In molti, tra i commentatori più esperti, hanno sottolineato il sangue freddo del comandante, che ha saputo trovare in pochi attimi il posto giusto in cui far atterrare l’aereo, originariamente diretto a Simferopol, in Crimea, ed con i serbatoi riempiti con 16 tonnellate di carburante.

Anche il capo dell'agenzia di aviazione governativa russa “Rosaviatsiya”, Alexander Neradko ha sottolineato come il pilota abbia preso la giusta decisione, dimostrando coraggio e professionalità nella disperata ricerca di un posto su cui atterrare. Nel frattempo il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha chiamato “eroi” gli uomini dell’equipaggio, sottolineando che riceveranno riconoscimenti per quanto fatto in città. Infine, circolano in rete alcuni drammatici video girati dai passeggeri presenti a bordo, come quello pubblicato su Youtube da Air News 24/7.