Aveva appena partecipato ad un’esibizione di body building presso la Fiera di Padova, durante la quale aveva vinto quattro medaglie. Daniele Pozzi, culturista originario della provincia di Varese, aveva già postato sui social le foto con al collo i premi ricevuti. Eppure qualcosa deve essere accaduto nella notte: infatti il giovane, che aveva solo 23 anni, è stato ritrovato ormai privo di vita lunedì all’alba nella sua camera d’albergo. Quando Ilenia, la fidanzata quarantaquattrenne, è entrata verso le sei di mattina nella stanza, l’ha trovato che non respirava più.
Inutile l’intervento del personale sanitario accorso sul posto, che non ha potuto far altro che accertarne il decesso: al momento restano avvolte nel mistero le cause della morte. Il ragazzo alloggiava presso il B&B Hotel in via del Pescarotto, nei dintorni dell’area fieristica: era stato invitato all’evento nazionale organizzato nel weekend a Padova da un’associazione di culturisti.
Le indagini dei carabinieri per accertare le cause della morte
Sul posto sono immediatamente intervenuti anche i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Padova. A quanto pare da una prima ispezione effettuata nella camera della vittima, non sarebbe stato trovato niente di sospetto: non erano presenti sostanze dopanti, né tantomeno tracce di droga.
Inoltre sul corpo non apparivano chiari segni di violenza. La salma del giovane è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria: con ogni probabilità nelle prossime ore sarà disposta un’autopsia per chiarire i motivi del decesso, quasi sicuramente causato da un malore durante il sonno.
Un appassionato di culturismo con un passato da atleta
Daniele Pozzi era molto noto nell’ambiente dei body builder: nel corso degli anni aveva frequentato diverse palestre in tutta la provincia di Varese, dove era stato spesso ingaggiato come personal trainer. Inoltre il culturista lavorava come addetto alla sicurezza in diversi locali soprattutto in Canton Ticino, in occasione di eventi come feste e concerti.
In passato era stato tesserato per alcuni anni presso l’Atletica Gavirate. Carmine Pirrella, il presidente della società, ricorda ora che la sua specialità all’epoca era il lancio del martello: “Era un ottimo sportivo ed un bravissimo ragazzo – racconta il dirigente alla stampa locale – ha deciso di lasciare l’atletica la sua crescente passione nei confronti del body building”. Nell’ambiente tutti lo ricordano come una bella persona, che adorava lavorare in palestra e si impegnava davvero tanto durante i lunghi allenamenti che sosteneva quotidianamente. Sul suo profilo Facebook sono tanti i messaggi di cordoglio di quanti l’hanno conosciuto in vita e lo vogliono ricordare dopo la tragedia.