Sono già sei le persone morte negli Stati Uniti per malattie polmonari gravi dopo aver fumato sigarette elettroniche. L’ultimo della lista è un cinquantenne deceduto in Kansas in seguito a problemi respiratori, con ogni probabilità legati all’utilizzo da parte sua di questi congegni per “svapare”, sin dalla loro introduzione considerati come un’alternativa più salutare alle classiche “bionde”. A parte i casi letali, le autorità stanno valutando con attenzione anche quanto accaduto ad altre 450 persone, colpite in modo meno grave da inspiegabili malattie ai polmoni, che potrebbero essere causate dalle e-cig.

Nel frattempo anche Donald Trump si è interessato alla questione: a quanto pare presto potrebbe arrivare un divieto per le sigarette elettroniche aromatizzate, molto diffuse tra i più giovani.

L’intervento di Trump contro le sigarette elettroniche con additivi

È stato lo stesso presidente degli Stati Uniti ad annunciare il provvedimento, durante un incontro alla Casa Bianca con i giornalisti, a cui partecipavano anche il segretario per la Sanità, Alex Azar, oltre a Norman Sharpless, della Food and Drug Administration. Trump ha ricordato i sei decessi per cause che gli esperti legano in qualche modo a quelle sigarette elettroniche con ricariche che contengono additivi come il thc (tetraidrocannabinolo, uno dei principali principi attivi della cannabis), sui quali gli studiosi stanno attualmente effettuando diverse analisi per scoprire eventuali effetti collaterali dannosi per l’uomo.

Il presidente si è detto preoccupato per quello che è ormai bisogna considerare “un vero e proprio dramma” ed ha promesso di intervenire al più presto. Nel frattempo nello Stato del Michigan è stato approvato il divieto di vendita in negozio ed online di tutti i gusti delle e-cigarette, ad esclusione del tabacco.

Si cerca di capire quale sia la causa dei malanni

Il ministro della Sanità, Alex Azar, ha sottolineato come ormai si possa parlare di epidemia, con centinaia di fumatori colpiti da un’inspiegabile malattia ai polmoni, che sembrerebbe legata alle sostanze presenti in tutte le sigarette elettroniche che non usano il classico tabacco, ma liquidi aromatizzati con diverse fragranze, dalla vaniglia al mentolo.

Al momento le autorità hanno evitato di specificare quale possa essere la sostanza responsabile dei casi riscontrati. Tuttavia nelle scorse ore i responsabili sanitari dello Stato di New York hanno formulato l’ipotesi di un legame tra i malanni ed un additivo contenente vitamina E, che viene spesso aggiunto nelle ricariche alla cannabis, disponibili sul mercato nero. Tuttavia, in attesa di dati scientifici che provino un qualsiasi rapporto di causa-effetto, le autorità federali invitano tutti alla massima prudenza.

La reazione dei produttori italiani

I produttori italiani di sigarette elettroniche spiegano in un comunicato che in Europa si utilizzano sostanze diverse da quelle impiegate negli Stati Uniti.

Inoltre, prima di essere commercializzati, sia le e-cig che i liquidi impiegati devono passare una serie di test di scurezza, indispensabili per ottenere il riconoscimento CE e l’autorizzazione ad essere immessi sul mercato. Infine le aziende produttrici invitano i clienti a rivolgersi ai rivenditori autorizzati, evitando le contraffazioni oppure il “fai da te”.