E' iniziato ieri a New York il procedimento giudiziario che vede imputati diversi membri della 'Nine Trey Blood', sotto-struttura criminale della più nota gang dei Bloods, tra le più conosciute al mondo assieme alla gang dei rivali Crips. Nel procedimento recita un ruolo fondamentale la Rap star classe 1996 Tekashi 6ix9ine, vero nome Daniel Hernandez.

Il rapper, arrestato nel gennaio scorso ed accusato di reati federali gravissimi – come spaccio di droghe pesanti, affiliazione a gang criminali, rapina, detenzione illegale di armi, estorsione ed addirittura un tentato omicidio, fortunatamente fallito, commissionato ai danni dell'odiato collega Chief Keef – ha deciso però di collaborare con la giustizia.

Si tratta di una scelta che, secondo le indiscrezioni diffuse ormai da mesi dai media americani, dovrebbe garantirgli un significativo sconto di pena – l'artista rischiava di passare in cella i prossimi 46 anni – oltre all'ingresso nel programma di protezione testimoni.

Nell'udienza di ieri 6ix9ine, oltre ad aver accusato i due imputati presenti in aula di spaccio e rapine, ha quindi spiegato come era strutturato il suo legame con la Nine Trey e quale fosse il suo ruolo nel collettivo, arrivando anche a mettere in evidenza alcune minacce presenti nei suoi stessi video, ed accusando poi il celebre collega Trippie Redd di essere affiliato ad un'altra gang criminale.

Il legame ra 6ix9ine e la Nine Trey Blood

Stando a quanto da lui riferito, il rapper sarebbe entrato in contatto con la Nine Trey durante le primissime fasi della sua carriera, periodo in cui avrebbe iniziato ad invitare alcuni membri della gang a comparire nei suoi videoclip.

"Volevo che nei miei video fosse presente l'estetica e l'immaginario Nine Trey", ha spiegato l'artista.

Successivamente 6ix9ine, sempre stando alle sue parole, avrebbe iniziato a finanziare in maniera attiva la gang, destinando ai membri del collettivo criminale una parte dei significativi ricavi realizzati con la sua, fortunatissima, attività musicale, che lo ha portato nel giro di pochi anni ad essere uno degli artisti più popolari del pianeta, come testimoniato dagli oltre 14 milioni di seguaci della sua pagina Instagram.

6ix9ine: 'Cosa ho ottenuto in cambio ? La mia carriera'

Lapidaria la risposta del rapper quando è stato interpellato relativamente a quale sarebbe stato per lui il vantaggio nel finanziare la Nine Trey, queste le sue parole: "Cosa ho ottenuto in cambio ? La mia carriera, la credibilità della strada, i video, la protezione e tutto quello che ne consegue [..] il mio ruolo nella banda sarebbe continuato ad essere quello di continuare a fare hit per poter finanziare il gruppo".

Durante l'udienza sono stati riprodotti in aula i video di 'Gummo' e 'Kooda', popolari hit del rapper newyorchese.

Le minacce presenti in 'Gummo' sono rivolte a Trippie Red

Il rapper ha ammesso che i brani ed i relativi videoclip ufficiali sono intrisi di minacce e riferimenti a "Persone con cui non andava d'accordo".

Il brano 'Gummo' – che vanta su YouTube oltre 355 milioni di visualizzazioni – numeri che pochissimi altri artisti al mondo possono raggiungere – sarebbe 'dedicato' in primis al collega Trippie Red, descritto da 6ix9ine come membro di un'altra gang criminale, quella dei Five Nine Brims, un'altra sotto-struttura dei Bloods.

"Eravamo nella stessa etichetta, tra noi c'era grande rivalità", ha aggiunto il rapper parlando del collega.