"Il Treno della Memoria è di parte". Dunque, il Comune di Predappio (in provincia di Forlì, noto per aver dato i natali a Benito Mussolini) ha negato il contributo agli studenti che intendevano prendere parte al progetto di educazione alla cittadinanza denominato 'Promemoria_Auschwitz'. La decisione del Sindaco Roberto Canali (lista civica di centrodestra sostenuta da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia) sta sollevando non poche polemiche. L'associazione Generazioni in Comune ha deciso di condannare la vicenda e di contribuire economicamente al progetto al posto del Comune.

Il progetto 'Promemoria Auschwitz'

'Promemoria Auschwitz-Treno della Memoria', dal 2004 si impegna ad accompagnare gli studenti italiani a visitare, attraverso un percorso culturale ed educativo, i campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau (a Oświęcim, in Polonia). L'iniziativa, capace di creare conoscenza storica, comunità e cittadinanza attiva è patrocinata dai Presidenti della Repubblica, dalla Camera, dal Senato e dal Parlamento Europeo. Il progetto, dal 2011, coinvolge anche gli istituti superiori di Predappio e, quest'anno, due studenti vi hanno aderito. L'Anpi Forlì-Cesena si è fatta carico di una quota, mentre l'altra doveva essere coperta dall'amministrazione predappiese. Il Comune, però, ha deciso di negare un contributo alla partecipazione.

'Il Treno della Memoria è di parte'

Il sindaco di Predappio, Roberto Canali, ha spiegato che l'amministrazione non è contraria al Treno della Memoria e non vuole impedire la conoscenza dei campi di concentramento nazisti. Il Comune, a suo dire, si è opposto al fatto che il treno proceda solo in un’unica direzione, cioè solo verso Auschwitz.

Quindi ha aggiunto che, quando i Treni della Memoria si fermeranno anche in altri luoghi di oppressione (come le Foibe o il Muro di Berlino), anche l'amministrazione di Predappio contribuirà all’iniziativa. "La storia - ha concluso - va conosciuta tutta. La conoscenza della storia di parte, infatti, non dev'essere finanziata con i soldi pubblici".

Ovviamente, la decisione del primo cittadino ha sollevato critiche e polemiche. L'associazione locale Generazioni in Comune ha definito "ingiustificabile" il mancato contribuito e ha deciso di coprire la quota che sarebbe spettata all'amministrazione (pari a 370 euro) per permettere ad uno studente di seguire il percorso di studi e, soprattutto, di vedere con i propri occhi una delle tragedie più grandi della storia dell'umanità. "In questo settimane contraddistinte da antisemitismo e odio - ha precisato l'associazione in un comunicato - è un fatto dall'alto valore simbolico".

Generazioni in Comune ha anche voluto sottolineare che vedere Auschwitz oggi, cogliendone significato e implicazioni, e conoscere la storia delle persecuzioni della Seconda guerra mondiale è indispensabile per acquisire la consapevolezza che determinati processi che li scatenarono, così come le conseguenze culturali, sociali e politiche sono parte di un passato comune.