Nella loro abitazione di Cagliari, tra i quartieri di Sant’Avendrace e Is Mirrionis, avevano creato un vero e proprio laboratorio casalingo della droga sintetica. I carabinieri la scorsa sera hanno recuperato infatti un chilo e trecento grammi di ketamina purissima che – se venduta nel mercato al dettaglio – avrebbe potuto fruttare oltre 350 mila euro. Marco Floris, 33 anni, cagliaritano, meglio conosciuto negli ambienti dello spaccio come il “Chimico” e la sua compagna, Ivana Andrea Pusceddu, 27 anni, anche lei di Cagliari, sono stati arrestati la scorsa sera dai carabinieri con la pesante accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

All’interno dell’appartamento i militari hanno anche recuperato una decina di grammi di cocaina e marijuana. I due, dopo tutte le formalità di rito, sono stati accompagnati nel carcere di Uta, in attesa di essere sentiti dal pubblico ministero di turno che si occuperà del caso. Tutta la droga è stata sequestra ed è stata analizzata dai Ris dei Carabinieri, il reparto d’investigazioni scientifiche dell’Arma, che hanno stabilito l’ottima qualità della sostanza sintetica prodotta in casa del “Chimico”. Si tratta infatti di uno dei più importanti sequestri di sostanze illegali, avvenuti negli ultimi anni in Sardegna ma anche nella Penisola.

Una sostanza pericolosa

L’operazione antidroga, messa a segno la scorsa sera dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari, era stata già preparata da tempo.

I militari infatti sospettavano che in città ci fosse un uso smodato di ketamina. Una sostanza inodore e insapore che, purtroppo, viene definita la droga dello stupro. Per questo motivo in questi ultimi giorni i Carabinieri hanno deciso di intensificare maggiormente i controlli, in particolare nelle zone abitualmente frequentate dai tossicodipendenti.

E così hanno fatto. Il sospetto infatti era che, in un appartamento tra i quartieri di Sant’Avendrace ed Is Mirrionis, si nascondesse un vero e proprio laboratorio della droga. La ketamina infatti nasce in polvere e poi viene trasformata in cristalli che poi, per essere utilizzati dai tossicodipendenti, devono venir sciolti in una bevanda.

A compiere la trasformazione – secondo quanto accertato dai Carabinieri – era proprio Marco Floris che infatti, durante il blitz, i militari hanno trovato intento a preparare i cristalli di ketamina.

Il blitz

I Carabinieri, dopo giorni di appostamenti, hanno notato che l’appartamento dei due era sempre frequentato da assuntori di droga, volti conosciuti alle forze dell’ordine. Per questo, la scorsa sera, hanno deciso di vederci chiaro e si sono presentati di fronte al portone dell’abitazione del “Chimico”. Ad aprire la porta è stata Ivana Andrea Pusceddu che, alla vista dei militari, ha tentato il tutto per tutto. Avrebbe infatti cercato di chiudere il portone per non farli entrare ma inutilmente.

I Carabinieri infatti sono riusciti a bloccare la porta e a fare irruzione nel laboratorio della droga. Dove hanno sequestrato un chilo e trecento grammi di ketamina, dieci grammi di cocaina e anche marijuana. E tutto il materiale per preparare e vendere la sostanza stupefacente.