È il terrore di studenti, colleghi e personale Ata. Da quando è arrivato, a settembre, A.V. insegnante supplente di chimica è, infatti, solito aggirarsi, con fare minacciosi, per corridoi con un bastone ed un martello nella borsa. Il preside dell’Istituto Tecnico "Meucci", il professor Luciano Maresca, più di una volta ha provato a farlo ragionare e a fargli cambiare atteggiamento, ma è stato tutto inutile. Così si è reso necessario l'intervento dei carabinieri ed una sospensione.

'Il supplente fuori di sé'

"Il supplente di Chimica? È fuori di sé".

Così il corpo insegnante ha subito descritto A.V., il nuovo docente dell'Istituto Tecnico "Meucci" di Legnaia (rione di Firenze appartenente al "Quartiere Quattro"). Il professore, dal suo primo giorno di lezione, all'inizio dell'anno scolastico, non è passato inosservato: all'interno della "cartella", infatti, tra libro di testo e la tabella degli elementi, è solito portare martello e bastone. Ma non solo, oltre all'insolito "equipaggiamento didattico" il supplente si è subito fatto riconoscere per l'atteggiamento decisamente poco amichevole nei confronti dei colleghi, degli studenti e di tutto il personale di segreteria. Il professor A.V., poco incline al confronto ed al dialogo pacato, più di una volta, avrebbe anche aggredito, minacciato e insultato, chiunque gli capitasse a tiro, seminando il panico in tutto l'istituto.

A riferire l'incredibile vicenda è stato proprio il preside dell'Itis, Luciano Maresca, che si è trovato costretto a presentare un esposto al Comando Compagnia Carabinieri Firenze Oltrarno. "Abbiamo un grosso problema - ha spiegato, sottolineando che tutti , ormai, vivono in stato di fibrillazione permanente - Ho fatto tutto quello che potevo fare".

La sospensione

Da lunedì scorso (e per le prossime due settimane) il professor A.V. è ufficialmente sospeso. "Abbiamo deciso di aprire un provvedimento disciplinare e abbiamo comminato la sanzione" ha dichiarato il direttore dell’Ufficio scolastico Roberto Curtolo. Nonostante tutto, però, il docente si è comunque presentato in istituto e convincerlo a lasciare le aule e rispettare, così, le disposizioni non è stato per nulla semplice: sono dovute intervenire le forze dell'ordine.

Curtolo, ha voluto, inoltre, precisare: "Qualora al ritorno, l'insegnante, dovesse tenere ancora dei comportamenti sanzionabili, procederemo di nuovo. Le tutele per tutti i lavoratori della Scuola sono elevate".

La gravità della situazione, come riportato dal quotidiano La Nazione, è ben evidente anche dalle reazioni di prof, studenti e genitori: in molti si dicono terrorizzati, ma nessuno parla volentieri del supplente di chimica: tutti, temendo ritorsioni, chiedono l'anonimato: "Non sappiamo quali reazioni potrebbe avere - ha affermato un prof. dell'istituto - ad alcuni di noi ha inviato mail deliranti e offensive". Poi, facendo riferimento ad alcune "noie giudiziarie del collega" ha concluso: "Se è vero che un giudice ha richiesto una perizia psichiatrica, come può una persona del genere stare in una classe?".