L'Isis ha ucciso 11 cristiani in Nigeria per vendicare la morte del leader al-Baghdadi. In un video diffuso da Amaq, l'organo di propaganda dello Stato islamico, si vedono gli uomini che vengono fucilati e pugnalati da un gruppo di terroristi. Secondo alcuni giornalisti nigeriani le immagini risalirebbero al giorno di Natale. Inoltre, nel video gli affiliati all'Isis affermano di avere ancora due prigionieri. In un file diffuso il 17 dicembre sulla stessa piattaforma, 13 ostaggi avevano fatto un appello al Presidente nigeriano per la loro liberazione.

L'ONU ha lanciato un appello per intervenire al più presto in soccorso del Paese.

L'isis uccide 11 cristiani

"Li abbiamo uccisi per vendicare la morte dei nostri leader", è il messaggio contenuto all'interno di un video diffuso da Amaq, un giornale di propaganda dello Stato islamico. Una frase che posticipa l'esecuzione di 11 cristiani, avvenuta presumibilmente in occasione del giorno di Natale. Le vittime si vedono bendate e con alle loro spalle i sequestratori. Dopo pochi secondi, i jihadisti uccidono i prigionieri con colpi di arma da fuoco e pugnali. Secondo alcune fonti, gli esecutori potrebbero provenire da una località sconosciuta della Provincia dell'Africa Occidentale dello Stato Islamico (Iswap).

Un gesto forte compiuto dall'Isis per commemorare la scomparsa di Abu Bakr al-Baghdadi. L'uomo aveva perso la vita nello scorso ottobre, durante una missione messa in atto dalle forze militari americane. I jihadisti hanno ribadito che la morte dei cristiani sarebbe solo una delle altre campagne di vendetta. Inoltre, all'interno del video, viene sottolineata la presenza di due prigionieri.

Ciò potrebbe collegarsi a un secondo filmato, diffuso il 17 dicembre sempre dalla stessa piattaforma. Questa volta erano presenti 13 uomini che invocavano l'aiuto del Presidente della Nigeria Muhammadu Buhari.

L'ONU lancia l'allarme

Il video dell'esecuzione degli 11 cristiani compiuto dall'Isis ha fatto velocemente il giro del mondo.

Il primo organismo a mostrare un evidente stato di preoccupazione è l'ONU. Già precedentemente, l'organizzazione aveva denunciato che alcuni gruppi armati presenti del Paese allestirebbero dei checkpoint contro i civili.

Inoltre, ha anche rivelato che durante la vigilia di Natale sono state uccise sette persone, mentre un'adolescente è stata rapita durante un raid compiuto probabilmente da Boko Haram in un villaggio cristiano. Sempre nello stesso giorno, altre sei persone sono state assassinate da una trentina di jihadisti. Secondo i rapporti dell'ONU, l'insurrezione dell'Isis si è largamente diffusa negli ultimi 10 anni. Solo in Nigeria si contano circa 36mila morti e due milioni di sfollati. Una grave crisi umanitaria su cui l'organizzazione chiede alle potenze mondiali di agire prima che sia troppo tardi.