Erano al corrente di quanto sarebbe avvenuto più volte all’interno della casa famiglia, ma nonostante la gravità dei presunti episodi di violenza tra gli ospiti della struttura, avrebbero preferito far finta di nulla per evitare problemi. L’episodio sarebbe accaduto in un centro di accoglienza per giovani situato a Caresana, in provincia di Vercelli.
La Procura della Repubblica del capoluogo piemontese ha avviato un’indagine sul comportamento negligente degli operatori della comunità: in particolare dovranno rispondere del loro mancato intervento cinque educatori, che risultano indagati per “condotte omissive”.
Le persone coinvolte sarebbero quattro donne ed un uomo. La Squadra mobile della polizia di Vercelli all’alba di venerdì ha raggiunto la struttura, che è stata sottoposta ad una misura di sequestro preventivo: le forze dell’ordine si sono trattenute per tutta la mattinata per effettuare rilievi sul posto e compiere perquisizioni.
Si indaga sulle presunte violenze di gruppo subite da un’ospite della struttura
In pratica sui fatti accaduti all’interno della casa famiglia, su cui gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, sono stati aperti due distinti fascicoli. Infatti da un lato si indaga su una serie di presunti abusi, come quelli ai danni di una ragazza 16enne ospite della struttura. Gli episodi si sarebbero ripetuti nel tempo e avrebbero coinvolto diversi altri giovani che vivono nella comunità ora posta sotto sequestro.
Su questa vicenda al momento non si conoscono molti particolari: si parla di diverse violenze di gruppo, da parte dei minorenni, che avrebbero spinto la vittima a fuggire dalla residenza.
Altre molestie sarebbero state subite da una 15enne, poi allontanata dal centro di accoglienza. Contemporaneamente però si indaga anche sul comportamento degli educatori denunciati, che avrebbero deciso di non prendere nessun provvedimento per fermare quanto stava accadendo nella casa famiglia, pur essendo stati messi al corrente di tutto dalle ragazze.
La misura di divieto di esercizio della professione per gli educatori indagati
L’operazione della Squadra mobile è partita venerdì mattina verso le sei: oltre a procedere con il sequestro preventivo della struttura, gli agenti hanno anche notificato ai cinque educatori indagati una misura che prevede nei loro confronti il divieto di esercitare qualsiasi attività professionale a contatto con i minorenni.
Come spiega il comunicato della procura, si è arrivati a questo provvedimento in seguito alle condotte omissive degli operatori, relativamente ai presunti episodi di violenza di gruppo, avvenuti all’interno del centro di accoglienza. Secondo le ultime notizie dopo alcune ore due pullmini della Squadra mobile hanno lasciato il complesso, mentre altri poliziotti sono rimasti all’interno dell’edificio, insieme ad alcuni dei ragazzi ospitati, alla ricerca di ulteriori riscontri su quanto denunciato.