Non ce l'ha fatta il piccolo Davide Torresan, il bimbo di 2 anni rimasto coinvolto sabato scorso in un terribile incidente sulla superstrada di Colceresa, in provincia di Vicenza. Con i genitori stava rientrando a casa, a Thiene, quando la loro auto è stata travolta da un furgoncino. Le condizioni del piccolo, ricoverato all'Ospedale San Bortolo di Vicenza, erano apparse subito gravissime, ma nei giorni scorsi si era registrato un leggero miglioramento.
'Ha lottato come un leoncino'
Sono disperati Michele Torresan (46 anni) e Loredana Ciaco (47 anni).
Il loro unico figlio, Davide, è morto ieri alla vigilia di Santa Lucia, in seguito alle ferite riportate nell'incidente di 6 giorni fa. Il bimbo, ricoverato nel reparto di rianimazione natale, in un primo momento sembrava rispondesse positivamente alle cure, ma all'improvviso il suo quadro clinico è precipitato.
La mamma, anche lei ricoverata con il marito al policlinico dell'ULSS 8 Berica, distrutta dal dolore è riuscita a rilasciare una dichiarazione al Giornale di Vicenza: "Per farcela, il nostro Davide ha lottato come un leoncino. Io sono immobilizzata a letto e, così, gli infermieri la mattina mi hanno portato a vederlo. A mezzogiorno, però, sono arrivati i medici per dirmi che mio figlio non c'era più".
La donna, disperata, ha poi concluso "Sento un dolore atroce, tutta la mia vita era dedicata a lui: era il nostro unico bimbo".
L'incidente lungo la superstrada
Il terribile incidente è avvenuto nel pomeriggio di sabato 7 dicembre. Intorno alle 18,30, la famiglia Torresan stava rientrando a casa, a Thiene: papà Michele era alla guida della Suzuki Matis, mentre sul sedile posteriore c'erano mamma Loredana e, ben allacciato nel suo seggiolone, il piccolo Davide.
Ad un certo punto, quando ormai mancava una manciata di km per arrivare a destinazione, mentre percorrevano la strada provinciale 111 "Nuova Gasparona" all'altezza di Colceresa, per cause ancora in fase di accertamento, un furgoncino Fiat Doblò (condotto da Massimo G., 46enne residente a Monselice, Padova), ha invaso la corsia opposta di marcia, centrando in pieno la macchina della famigliola.
L'impatto è stato violentissimo: i soccorritori del Suem, giunti immediatamente sul posto, hanno subito capito che le condizioni del bimbo erano gravissime: in seguito allo schianto, infatti, era andato in arresto cardiaco. Così, dopo essere riusciti a stabilizzarlo lo hanno accompagnato prima al San Bassiano e poi all'ospedale San Bortolo, dove è stato trasferito nel reparto di rianimazione neonatale. Anche i genitori del piccolo, così come il conducente del Doblò, nello schianto, hanno riportato fratture e traumi vari. In particolar modo il papà, in un primo momento, era stato ricoverato in rianimazione.