Ronco all'Adige, piccolo paese in provincia di Verona, piange Chiara (15 anni) Francesca ( 20 anni) e Luca (23 anni). I tre giovani sono morti ieri pomeriggio a Bonavigo (sempre nella Bassa Veronese). L'auto sulla quale viaggiavano si è schiantata contro un albero e per le due sorelle di origine partenopea ed il fidanzato di una di queste (che era alla guida) non c'è stato scampo. Il sindaco Ermanno Gobbi, affranto, ha commentato: "È una tragedia che lascia senza parole".
Lo schianto
Ieri, sabato 7 dicembre, Francesca Mercurio è uscita in macchina con la sorella minore Chiara ed il fidanzato Luca Verdolin: alla guida dell'auto, una Fiat Multipla, c'era il 23enne.
Il ragazzo, però, mentre da Minerbe viaggiava in direzione Albaredo, ha perso il controllo della vettura e, dopo una curva a Bonavigo (all'altezza di via Pilastro), si è schiantato prima contro un grosso albero (un platano) e poi contro il muro di recinzione di un'azienda.
Il terribile incidente è accaduto intorno alle ore 13.20. Sul posto sono giunti subito i carabinieri del nucleo radiomobile di Legnago, la polizia locale dell'Unione Comuni Adige Guà ed i vigili del fuoco. Le squadre di pompieri del distaccamento di Legnago, in particolare, sono intervenute con due mezzi ed hanno dovuto lavorare a lungo - con divaricatori e cesoie idrauliche - per poter estrarre i ragazzi dalle lamiere contorte.
Per Chiara, Francesca e Luca, però, non c'è stato nulla da fare: tutti e tre sono morti sul colpo. Ora, saranno gli uomini dell'Arma a ricostruire l'esatta dinamica dello schianto e ad accertare le cause dell'incidente.
Il dolore di Ronco all'Adige
La notizia della morte dei tre ragazzi, si è subito diffusa a Ronco all'Adige (dove tutti vivevano).
Le tre vittime - Luca Verdolin, nato a Verona il 7 luglio del 1996, la fidanzata Francesca Mercurio, nata a Napoli il 3 marzo del 1999, e la sorella di quest'ultima nata, sempre nel capoluogo campano, l'11 agosto 2004 - erano molto conosciuti.
Il sindaco del piccolo comune veronese, Ermanno Gobbi, ha sottolineato che sul tratto di strada dove si è verificato l'incidente si tende a correre troppo e che, per questo, poche centinaia di metri prima del luogo dello scontro è in previsione una rotatoria (il finanziamento è già stato stanziato da Provincia e Comune ed i lavori dovranno essere appaltati nei prossimi mesi).
Poi, ha aggiunto che non sa se l'incidente sia stato provocato dall'alta velocità o se si sia trattato di qualcos'altro: "Forse neppure la rotonda avrebbe evitato questo dramma". Il primo cittadino, scosso per l'accaduto, ha quindi concluso: "Non ci son parole per commentare una tragedia del genere. Tre giovani vite e due famiglie sono ora distrutte dal dolore. In passato, qui, si sono verificati altri incidenti, ma per quello che mi ricordo, non si era mai verificato niente di così grave".