Il giocatore della NBA Kobe Bryant è deceduto a 41 anni in un incidente aereo in California, nella località di Calabasas: insieme a lui la figlia tredicenne ed altre otto persone, tutte decedute. Il giocatore era una leggenda della pallacanestro; era stato il più giovane di sempre a raggiungere i trentamila punti in NBA. Lascia la moglie e tre figlie, la più piccola di sette mesi.
La dinamica dell'incidente
Nella giornata del 26 gennaio 2020 il sito TMZ ha riportato la notizia della morte di Kobe Bryant: il giocatore era a bordo del suo elicottero privato con altri nove passeggeri, oltre al pilota.
Tra questi la figlia Gianna Maria, tredicenne promessa della pallacanestro. Il velivolo ha preso fuoco una volta schiantatosi al suolo, intorno alle 18.45 ora italiana, e l'intervento dei soccorsi è stato inutile: tutti i passeggeri sono deceduti.
Kobe Bryant, assieme a sua figlia e agli altri passeggeri, si stava dirigendo verso Thousands Oaks, il posto dove si stava per giocare la Mamba Cup, un torneo con squadre maschili e femminili di pallacanestro organizzato dalla sua Mamba Sport Academy. Tra le vittime: il pilota Ara Zobayan; l'allenatore di baseball dell'Orange Coast College, John Altobelli, assieme a sua moglie Keri e sua figlia Alyssa di 13 anni; Christana Mauser, allenatrice alla Harbor Day School a Corona del Mar; e Sarah e Payton Chester, mamma e figlia residenti a Orange County.
Alcuni testimoni oculari della caduta dell’elicottero avrebbero sentito parti del velivolo emettere strani rumori e del fumo, prima di abbattersi al suolo. Il giocatore era solito usare il suo elicottero privato per i suoi spostamenti: quando giocava con i Lakers utilizzava il suo "Sikorsky S-76" per spostarsi dalla sua residenza a Newport Beach allo stadio Staples Center di Los Angeles.
Il pilota Kurt Deetz, che era solito guidare l'elicottero di Bryant, ha specificato che: "La probabilità di un guasto totale dei motori, su quell'aeromobile? Semplicemente non può succedere". La causa dell'incidente sarebbe quindi da attribuire alle cattive condizioni del tempo; un testimone ha dichiarato che il velivolo volava molto basso ed "è stato difficile capire cosa stesse accadendo perché c'era una fitta nebbia".
A sostegno di questa tesi ci sarebbe il fatto che la polizia di Los Angeles domenica mattina avesse impedito ai propri elicotteri di volare, proprio per la scarsa visibilità.
Bryant lascia la moglie Vanessa e le tre figlie, Natalia, Bianca e Capri. Le ultime notizie di Kobe Bryant risalgono a un tweet postato poche ore prima della tragedia: il cestista si è congratulato con LeBron James che lo ha superato nella classifica dei migliori realizzatori della storia dell'NBA. "Grande rispetto per mio fratello King James", ha scritto amichevolmente Bryant.
Chi era Kobe Bryant
Kobe Bryant è nato nel 1973 a Philadelphia, negli Stati Uniti, ma ha trascorso parte dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia, al seguito del padre Joe che militava in svariate squadre di pallacanestro italiane, tra cui Pistoia e Reggio Calabria.
Suo zio materno è il famoso giocatore Chubby Cox. Bryant parlava fluentemente italiano e tifava Milan.
Tornato in America, frequentò la high school e, non ancora diciottenne, nel 1996 si dichiarò eleggibile per il Draft NBA, desideroso di passare tra i professionisti senza frequentare il college: a sceglierlo furono gli Charlotte Hornets, che però lo cedettero ai Los Angeles Lakers.
Kobe, complici i dissapori con il suo compagno di squadra Shaquille O'Neal, provò a testare il mercato dei free agent, ma alla fine rinnovò il contratto con i Los Angeles Lakers per altri sette anni. A marzo del 2007 Kobe Bryant divenne il quarto giocatore della storia del Basket a segnare, in tre partite di seguito, almeno cinquanta punti.
Nel 2012 toccò i trentamila punti in NBA, il più giovane di sempre a raggiungere questo traguardo. Il 29 novembre del 2015 annunciò la propria decisione di ritirarsi: giocò il suo ultimo match il 13 aprile 2016, siglando sessanta punti.