Ancora un'incidente mortale si è verificato sulle strade italiane. Pegah Naddafi, una studentessa di 29 anni di origine iraniane (ma residente nella Marche) è stata travolta ed uccisa nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 gennaio, mentre attraversava sulle strisce pedonali, a Mestre (alle porte di Venezia). La giovane, figlia di un noto ristoratore di Senigallia, è morta sul colpo. L'investitore è un 46enne veneto.
Investita mentre attraversava sulle strisce
Pegah Naddafi era iscritta alla facoltà di scienze del linguaggio dell'università Ca' Foscari di Venezia.
Ieri sera, poco prima della mezzanotte, la 29enne stava rientrando nel suo appartamento di Mestre, quando, mentre attraversava sulle strisce è stata investita da un'auto (che dal centro dell'abitato era diretta a San Giuliano) venendo sbalzata, violentemente, sul vicino marciapiede. Il guidatore, un 46enne residente nella vicina Noale (sempre in provincia di Venezia) si è subito fermato per prestarle soccorso e per chiamare il 118.
Nel giro di pochi minuti, sul luogo dell'incidente, è arrivata un'ambulanza del Suem e tre sanitari hanno tentato di rianimare la 29enne, praticandole per circa 15 minuti il massaggio cardiaco. Purtroppo, però, per Pegah Naddafi non c'era già più nulla da fare: la ragazza è morta in pochi istanti in seguito alle gravissime lesioni riportate nell'impatto.
Il pm ha deciso di disporre l'autopsia sul corpo della giovane.
Come da protocollo, anche alcune pattuglie della Polizia Locale hanno raggiunto via Vespucci. Per effettuare i rilievi del caso, gli agenti, hanno chiuso l'incrocio al traffico per alcune ore.
Pegah Naddafi era figlia di un noto ristoratore
Le forze dell'ordine sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica del tragico incidente. Subito dopo lo schianto, hanno sottoposto il guidatore all'etilometro: il suo tasso alcolemico è risultato al di sotto dei limiti previsti dal Codice della Strada (ricordiamo che, per la normativa vigente, il tasso di alcolemia per chi si mette al volante è di massimo 0,5 g/litro).
Il 46enne, scosso per quanto accaduto, è anche già stato ascoltato dagli inquirenti. L'uomo ha dichiarato di aver superato l'incrocio con il verde e di non essere riuscito ad evitare la studentessa. Ovviamente, la sua versione dovrà essere confermata dagli accertamenti in corso. Inoltre, per il momento, non è ancora chiaro se Pegah Naddafi abbia utilizzato l'apposito pulsante prenotazione per la richiesta del verde installato sul semaforo.
Pegah Naddafi era molto conosciuta a Senigallia (cittadina in provincia di Ancona). Il padre Kamiar Naddafi (che ha già raggiunto il Veneto) è infatti titolare della "Taverna da Kamiar", un noto ristorante pizzeria del centro.