A Oliena, una cittadina di circa 7mila abitanti in provincia di Nuoro, un cinghiale è stato trovato positivo alla Trichinella. Il fenomeno è stato rilevato dai medici veterinari della regione sarda, che hanno consegnato i campioni direttamente all'Izs (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) per le analisi di rito. Questo segnale è importante, perché ricostruisce il quadro della diffusione del parassita che fino ad ora era stato rilevato esclusivamente nel territorio di Orgosolo, in cui i principali portatori erano cinghiali, maiali bradi e volpi.

L'appello rivolto dai medici dell'Izs ai consumatori è ad acquistare solo carne certificata, sottoposta ai dovuti controlli sanitari, per non incorrere in rischi per la propria Salute. I cacciatori sono stati invitati a preservare dei campioni delle prede da far esaminare alle autorità sanitarie locali.

Cinghiale affetto da Trichinella a Oliena, l'Izs mette in guardia sui rischi

Secondo il direttore dell'istituto zooprofilattico di Nuoro Ennio Bandino la Trichinella è un parassita pericoloso per l'uomo che va arginato prendendo le dovute precauzioni per evitare fenomeni di diffusione. Si tratta infatti di un parassita molto forte, che in casi estremi potrebbe portare anche al decesso del consumatore di carne infetta.

Ma grazie alla collaborazione tra le autorità sanitarie e i cittadini la situazione può essere tenuta sotto controllo.

Bisogna prestare attenzione alle carni da macello di dubbia provenienza. Se un consumatore non si sente sicuro della provenienza della carne, spiegano i medici, meglio non comprarla. Il consiglio è di acquistare esclusivamente carni certificate, in buona conservazione, che hanno superato i dovuti controlli sanitari.

La Trichinella provoca la trichinellosi, ovvero una malattia generata da vermi parassiti che inizialmente si localizza a livello di intestino per poi creare delle larve che si diffondono nei muscoli e successivamente si incistano. Questo parassita è particolarmente pericoloso, in quanto attacca mammiferi, uccelli e rettili, in particolare carnivori e onnivori.

L'infezione avviene tramite l'ingestione di carne cruda, o poco cotta, che contiene le larve del parassita. Il periodo di incubazione in un uomo adulto varia da 8 a 15 giorni, e può prolungarsi anche fino a 45 giorni in base al numero di larve ingerite. La sintomatologia è caratterizzata da diarrea, dolori muscolari, debolezza, sudorazione, edemi alle palpebre superiori, fotofobia e febbre. La diagnosi viene effettuata rilevando eosinofilia (fino al 70%), oppure leucocitosi, o ancora un aumento degli enzimi muscolari cpk. Un'ulteriore conferma arriva dagli esami sierologici, oppure da una biopsia specifica muscolare positiva alla Trichinella.