Si moltiplicano le accuse diffusesi rapidamente sui social network e sui giornali nei confronti del docente universitario dell'Accademia di Belle Arti di Napoli che avrebbe ripetutamente molestato e infastidito le proprie studentesse, secondo quanto sono le accuse mossegli e sulle quali le autorità giudiziarie stanno svolgendo le dovute indagini. Si tratta di un vero e proprio scandalo nel mondo accademico partenopeo, che ovviamente ha anche ripercussioni sulla normale attività dell'ateneo.
Le indagini della Procura
Sulla vicenda indaga la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, che sul caso ha aperto un fascicolo d'inchiesta.
Al momento è pervenuta una sola querela, sporta da un'allieva che sostiene di aver subito molestie sessuali. Intanto il professore, in seguito alla denuncia, è indagato per il reato penale di violenza sessuale e si è dimesso dal suo ruolo di docente nella giornata di martedì scorso. Gli avvocati Lucilla Longone e Maurizio Sica, i legali difensori del professore, non hanno voluto commentare il diffondersi della notizia e delle accuse, ma hanno assicurato che ognuno si assumerà le proprie responsabilità dinanzi alla legge. Al momento sono al vaglio degli inquirenti tutte le dichiarazioni spontanee, gli interrogatori e le testimonianze di altre studentesse dell'ateneo.
Sequestrati cellulare e pc del prof
Si attende, inoltre, la giornata del 5 marzo prossimo, quando un esperto perito informatico verrà incaricato di estrarre dal telefono cellulare della ragazza che ha sporto querela tutti gli sms e i messaggi su Whatsapp. Intanto, per il momento, l'autorità giudiziaria ha ordinato in via preventiva il sequestro del cellulare e del personal computer del docente indagato.
Nei prossimi giorni dovrebbe essere ascoltato presso gli uffici della procura partenopea anche il direttore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, il professore Giuseppe Gaeta, in qualità di persona informata sui fatti. La sua testimonianza sarebbe estremamente importante in quanto fu lui il primo ad essere informato sulla vicenda delle presunte molestie sessuali: nello scorso mese di ottobre 2019, infatti, la consulta degli studenti dell'Ateneo aveva già segnalato al direttore gli episodi di violenza.
Sembrerebbe che in quell'occasione il direttore Gaeta abbia convocato nel suo ufficio la studentessa, la quale però negò gli abusi, ammettendo che si sarebbe trattato di un rapporto del tutto consenziente. Per questo motivo Gaeta si limitò ad ammonire verbalmente il suo docente, senza denunciare l'accaduto all'autorità giudiziaria, come invece, in qualità di incaricato di servizio pubblico, avrebbe avuto l'obbligo di fare nel caso in cui la studentessa avesse confermato le accuse di violenza sessuale subita per mano del professore. Sulle dimissioni del docente accademico è intervenuto anche Giulio Baffi, presidente dell'Accademia di Belle Arti di Napoli: "Perdiamo un grande e bravo docente".