L'Italia è attualmente il terzo Paese al mondo per numero di casi accertati di contagio da Covid-19, dopo la Cina e la Corea del Sud; il bilancio attuale conta 219 soggetti contagiati di cui 5 vittime.

Altre due vittime da coronavirus nel nostro Paese

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha comunicato in mattinata che un uomo di 84 anni, ricoverato all'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo per precedenti patologie e risultato positivo al Coronavirus, è deceduto. Si tratta della quarta vittima del nuovo virus nel nostro Paese. Fontana ha aggiornato a oltre 167 i casi accertati di contagio nella Regione Lombardia, aggiungendo che "nessuno si aspettava che la diffusione fosse così aggressiva" e invitando la popolazione a non fare incetta di provviste alimentari: risalgono a ieri, infatti, le immagini di alcuni supermercati milanesi svuotati da ogni genere alimentare.

Nelle zone in provincia di Lodi e di Piacenza sono state inviate scorte extra per rifornire i negozi di alimentari, presi d'assalto dalla popolazione impaurita.

La quinta vittima è un uomo di 88 anni di Caselle Lanne, comune lombardo: l'annuncio è stato dato pochi minuti fa dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.

Intanto ci sono due casi sospetti nel napoletano: si tratta di un ragazzo di 19 anni e di un uomo di 48 anni, attualmente posti in isolamento; si attende in queste ore l'esito dei tamponi eseguiti.

In provincia di Cosenza una coppia composta da madre e figlio, appena tornata dalla zona di Codogno, si è volontariamente posta in quarantena, pur non presentando i sintomi del contagio; i due sono in contatto costante con i Carabinieri del luogo.

Continua la ricerca del "paziente zero"

Individuare il cosiddetto "paziente zero" permetterebbe di ricostruire in maniera accurata la mappa della diffusione dell'infezione da coronavirus e di arginare i contagi; il collega del "paziente 1", l'uomo 38enne che è attualmente ricoverato a Codugno in terapia intensiva, è risultato infatti negativo ad ogni test: in altre parole non è mai stato contagiato.

Le ultime indagini si sono spostate su un contadino di 60 anni della zona di Vò Euganeo, che presenta gli stessi sintomi del nuovo virus e che è attualmente sotto osservazione; l'uomo avrebbe frequentato il bar di Codogno da cui sono partiti i primi casi di contagio, e costituirebbe il collegamento tra i due comuni, entrambi focolai dell'infezione da coronavirus.

Borrelli ha precisato che ci saranno due collegamenti giornalieri con la stampa, cui saranno date le comunicazioni ufficiali e ha invitato la popolazione italiana ad avere fiducia nel lavoro della Protezione Civile e del Servizio Sanitario Nazionale; secondo il capo della Protezione Civile le misure straordinarie di protezione, da lui definite "drastiche", daranno presto i loro risultati, contenendo il contagio sul nostro territorio.