Da martedì 25 febbraio il Kuwait ha decretato il blocco totale del traffico aereo da e per l'Italia, come anche da e per l'Iran, la Corea del Sud e la Thailandia. Il paese sul Golfo Persico è la prima nazione al mondo a prendere una decisione di questo tipo nei confronti del nostro Paese. Questo avviene all'indomani della spiacevole disavventura vissuta dai 40 cittadini veneti e lombardi respinti a Mauritius e subito rimpatriati per evitare la quarantena in ospedale. Quarantena che non hanno invece potuto evitare gli ospiti dell'hotel a Tenerife in cui ha soggiornato il medico italiano risultato positivo al test del virus.
Porte chiuse per chi proviene dai focolai italiani
Ogni giorno si confermano nuovi casi e nuovi decessi. L'Italia è al momento il terzo paese al mondo per numero di casi verificati. Chiudono scuole, si svuotano supermercati e sul sito Viaggiare Sicuri, servizio dell'Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri, il nome del nostro Paese compare in decine di avvisi in evidenza.
Dal 26 febbraio lo Stato di El Salvador vieta l'ingresso ai viaggiatori provenienti da Italia e Corea del Sud. Il focolaio lombardo, in cui si sono verificati oltre 200 casi di Covid-19, ha portato alla riduzione della libertà di movimento all'interno dello spazio Schengen. Ora chiunque provenga dalle Regioni Lombardia e Veneto, ma anche Piemonte ed Emilia Romagna, o in generale da tutto il territorio italiano, rischia di vedersi negato l'ingresso in paesi esteri.
Controlli sanitari rafforzati in tutto il mondo
Misure restrittive, controlli all'ingresso, blocco del traffico. Le disposizioni di sicurezza attuate da vari Governi tentano di contenere la propagazione di un virus che ha colpito oltre 80.000 persone in tutto il mondo, provocando la morte per più di 2.700 di esse.
Sono tantissimi i Paesi in cui sono stati previsti, già dai giorni scorsi, controlli sanitari rafforzati per chi proviene dal territorio italiano, come per chi viaggia dalla Cina, dal Giappone, Corea del Sud, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Malesia e Thailandia.
Il Turkmenistan ha sospeso il rilascio del visto in ingresso; l'Ucraina ha predisposto il controllo della temperatura corporea negli aeroporti internazionali e ai confini terrestri; i viaggiatori provenienti dalle aree maggiormente interessate dal virus che si recano in Romania dovranno trascorrere 14 giorni in quarantena; anche l'Austria aveva temporaneamente sospeso le tratte ferroviarie tra Italia ed Austria al Brennero a seguito di due casi sospetti a bordo di un treno proveniente da Venezia, ma ad oggi il traffico risulta regolare.