In questi giorni stiamo assistendo alle misure restrittive attuate da diversi Paesi verso chi proviene dall’Italia. Israele aveva già intensificato i controlli in aeroporto, soprattutto a seguito del tampone a cui è stato sottoposto un cittadino israeliano rientrato da Milano il 23 febbraio scorso, risultato positivo al virus. Da ieri, giovedì 27 febbraio 2020, il governo israeliano ha decretato lo stop all'ingresso nel Paese per i non residenti provenienti dal territorio italiano. I residenti in Israele possono invece entrare, ma con l'obbligo di trascorrere 14 giorni in quarantena domiciliare.
Come riporta in un avviso il sito Viaggiare Sicuri, servizio dell'Unità di Crisi della Farnesina: "Il Ministero dell’Interno israeliano ha annunciato l’immediato divieto di ingresso in Israele per tutti i cittadini non israeliani provenienti dall’Italia".
La situazione prima del divieto di ingresso
Al momento del decollo dagli aeroporti italiani, la situazione era diversa: erano previsti controlli medico-sanitari per chiunque fosse stato in Italia, Taiwan e Australia nelle due settimane precedenti l'arrivo in Israele e presentasse sintomi compatibili con il Coronavirus. Si poteva partire, dunque, pur consapevoli che, qualora i controlli medici avessero rilevato il virus, non sarebbe stato possibile entrare nello Stato.
Rimpatrio immediato per oltre 50 viaggiatori
La situazione è cambiata mentre diversi aerei partiti dall'Italia erano in volo. Per 25 dei 119 passeggeri provenienti da Bergamo è stato disposto il rimpatrio immediato: senza poter scendere dall'aereo, sono tutti rientrati in Italia nella tarda giornata di ieri. Stessa cosa è accaduta a 23 passeggeri a bordo del volo proveniente da Venezia e a 9 partiti da Milano.
Il Ministro dell'Interno israeliano Aryeh Deri ha dichiarato ai microfoni di Ynet di aver disposto il divieto di ingresso per prevenire la propagazione del Covid-19 all'interno dello Stato: "il virus in Italia si è diffuso, non abbiamo scelta".
I Ministri Di Maio e Speranza parlano alla Stampa Estera
Mentre gli aerei diretti in Israele erano in volo, ha avuto luogo, presso la sede della Stampa Estera, la conferenza stampa alla presenza del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e del Ministro della Salute Roberto Speranza. Insieme alla Direttrice e al Direttore Scientifico dello Spallanzani di Roma, Marta Branca e Giuseppe Ippolito, hanno tentato di rassicurare il mondo in merito alla situazione in Italia, definita dai Ministri come "sotto controllo" e ingiustamente ingigantita, ma evidentemente ciò non è bastato a evitare la chiusura delle frontiere da parte di Israele.