Per prevenire la propagazione del Coronavirus, molti Stati stanno adottando misure di sicurezza prevedibili: i controlli sono sempre più serrati e alcune nazioni hanno deciso di chiudere le frontiere a chi proviene dai Paesi più colpiti dal virus. La paura di contrarlo e il rischio di vedersi negato l'ingresso nei Paesi esteri sta spingendo molti viaggiatori a rinunciare alle partenze. Si sta verificando una riduzione generale delle prenotazioni che intacca sensibilmente il bilancio economico delle compagnie aeree, le quali stanno cercando di correre ai ripari cancellando alcune tratte che interessano il nostro Paese, ma non solo.

La compagnia di bandiera della Gran Bretagna, la British Airways, ha annunciato una riduzione di voli su circa 56 tratte che interessano diversi scali italiani, tra cui Milano, Torino, Bologna e Venezia: una misura dapprima prevista fino all'11 marzo, ora prolungata fino al 28 marzo 2020. Non si blocca completamente il flusso di viaggiatori, perché comunque restano attivi molti collegamenti giornalieri, ma con una riduzione di circa il 30%. IAG, proprietaria di British Airways, fa sapere che saranno temporaneamente ridotti anche i voli da e per Singapore e Corea del Sud.

Anche Brussels Airline e Easy Jet cancellano voli

Brussels Airline ha annunciato che dal 2 al 14 marzo prossimo saranno ridotti del 30% i voli da e per l'Italia, con la sospensione delle tratte che interessano gli aeroporti di Milano-Linate, Milano-Malpensa, Roma, Venezia e Bologna.

Easy Jet comunica che procederà alla programmazione dei voli in base alla domanda, cancellando temporaneamente alcuni voli da e per l'Italia per fronteggiare le gravi perdite dovute al calo di prenotazioni.

Gravi perdite per il settore del turismo

Per il momento le decisioni prese dalle compagnie aeree riguardano solo il Nord Italia, mentre restano attivi tutti i collegamenti da e per gli altri scali italiani.

In generale, però, si registrano gravi perdite per tutto il settore del turismo: tra tutti è quello che sta soffrendo maggiormente gli effetti della crisi da coronavirus. Il crollo generale delle prenotazioni, siano esse alberghiere o di tour delle città, sta interessando non solo Lombardia, Veneto e regioni limitrofe, ma gran parte della penisola italiana.

Secondo Confturismo è prevista una perdita di circa 22 milioni di turisti nei prossimi tre mesi, un danno economico enorme quantificabile in circa 2,7 miliardi di euro. Per trovare soluzioni atte a fronteggiare la crisi è stato convocato per oggi, venerdì 28 febbraio, un tavolo di discussione presieduto dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini.