L'Organizzazione mondiale della sanità, l'ha detto a chiare lettere: il mondo deve svegliarsi, il coronavirus è più pericoloso del terrorismo. Ilaria Capua, virologa italiana di fama mondiale che dirige il Centro di eccellenza per la 'One Health' dell'Università della Florida dove insegna e fa ricerca, condivide quest'apprensione.

Il covid-19 finora sta 'viaggiando' più lentamente rispetto alla Sars, in proporzione è meno letale ma è più contagioso. La virologa ritiene più che probabile che presto l'epidemia arriverà in Italia come in Europa in maniera più consistente rispetto ai pochi casi registrati finora, perché "la popolazione è completamente scoperta, non abbiamo anticorpi a difenderci", ha poi spiegato all'Adnkronos.

La risposta per contrastarlo non è il panico "che può trasformare questa crisi sanitaria in un disastro", ma l'organizzazione. Intanto i morti, quasi tutti in Cina, sono saliti a oltre 1500 e i casi di contagio globale a 67mila.

Coronavirus, l'appello della virologa

"Per piacere cominciamo a pensarci": ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, programma in onda su La7, la virologa ha annunciato le prossime 'mosse' del coronavirus, e ha invitato il sistema Italia ad organizzarsi per non farsi trovare impreparato. A proposito dell'allarme lanciato giorni fa dall'Oms, la virologa ha detto che il Covid-19 dà luogo un'emergenza che ha delle ramificazioni innanzitutto sui sistemi sanitari dei paesi che colpisce, mettendoli a dura prova tanto più sono deboli.

E' il caso di alcuni paesi dell'Africa: nel continente è stato individuato il primo contagiato. Si tratta di un cittadino cinese, isolato e ricoverato all'ospedale Najila nella provincia di Matroha, in Egitto: sta bene, in condizione generale stabile e asintomatica. Su suolo europeo, c'è stata la prima vittima in Francia: un turista cinese di 80 anni.

"Non è un'infezione che in una settimana andrà via, arriverà in Italia, girerà il mondo, farà dei guai importanti nei paesi poveri", ha detto la virologa invitando le aziende che hanno l'opzione per i dipendenti del telelavoro di cominciare ad organizzarsi prevedendo di lasciando le persone a casa per contrastare il contagio.

Questo coronavirus è completamente nuovo, non c'è nulla al momento che fermi la sua corsa, eccetto l'efficienza.

Coronavirus, allarme sul contagio senza sintomi

La scienziata ha chiarito la questione del contagio senza sintomi, sulla quale ha detto che si è fatta parecchia confusione. Nel periodo di incubazione, tutte le malattie non mostrano sintomi. I sintomi appaiono in un secondo momento, cioè quando il virus ha già compiuto un ciclo di replicazione, ha colonizzato gli organi mettendoli in difficoltà. La virologa ha spiegato che se si ha un contatto ravvicinato con una persona che non manifesti ancora i sintomi, è possibile contrarre il virus.

Coronavirus, Niccolò è tornato in italia

Finalmente Niccolò è tornato in Italia.

Lo studente 17enne di Grado era rimasto bloccato a Wuhan, epicentro dell'epidemia, a causa della febbre che non gli aveva permesso d'essere rimpatriato con gli altri connazionali tornati dalla Cina la scorsa settimana con un volo speciale. Niccolò è sbarcato a Pratica di Mare stamattina portato da un velivolo dell'aeronautica militare italiana. Ha viaggiato in isolamento in una barella di sicurezza ed è stato trasferito all'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma per un periodo di quarantena per accertare che non abbia contratto il nuovo coronavirus. "Appare assolutamente sereno e di ottimo umore", fanno sapere i medici che lo terranno sotto osservazione.

Allo Spallanzani si trovano i tre pazienti, due turisti cinesi e un italiano, finora unici contagiati in Italia.

La prognosi per la coppia di coniugi cinesi che erano arrivati in Italia da Wuhan resta riservata: si trovano tuttora in terapia intensiva, ma le loro condizioni migliorano. Secondo il bollettino medico, è in ottime condizioni il ricercatore emiliano di 29 anni primo italiano ad aver contratto il coronavirus. Tornato da Wuhan, dalla cittadella militare della Cecchignola di Roma, era stato portato allo Spallanzani dove continua ad essere tenuto sotto osservazione. Afebbrile e asintomatico, continua la terapia antivirale.

Ieri sono stati dimessi dall'ospedale Spallanzani i 20 turisti cinesi, tra cui cinque minorenni, che erano stati in contatto con la coppia di connazionali risultata positiva al coronavirus, perché facevano parte della loro comitiva.

Dopo la quarantena durata 14 giorni, sono tutti ripetutamente risultati negativi al test. Sarebbero potuti uscire dall'ospedale già il giorno prima, ma alberghi e taxi romani non li volevano. Prenderanno un volo per la Cina. Dei 35 italiani, di cui 25 componenti dell'equipaggio compreso il comandante della nave Diamond Princess in quarantena a largo di Yokohama in Giappone, nessuno finora mostra segni di malattia. "Valuteremo le azioni da intraprendere per proteggere i nostri connazionali", ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.