Sale a tre persone il bilancio degli infetti dal coronavirus in Lombardia. Dopo la conferma del primo caso di contagio avvenuto sul suolo italiano, nella mattinata di venerdì 21 febbraio arriva notizia di altri due contagiati: sarebbero la moglie del 38enne e una persona che presenta sintomi simili a quelli di una polmonite entrata in contatto con l'uomo. A dare la notizia è l'Ansa, secondo la quale la terza persona si sarebbe presentata spontaneamente al Pronto Soccorso.

Il 38enne ricoverato all'Ospedale di Codogno è grave

Intanto sono arrivate maggiori notizie sullo stato di salute e sulle dinamiche del contagio del 38enne che per primo avrebbe contratto il virus in Italia.

L'uomo non è mai stato in Cina e sarebbe stato contagiato in seguito ad una cena con un amico cinese da poco rientrato dalla Cina. La cena sarebbe avvenuta alla fine di gennaio. Il 38enne è in condizioni gravi, ricoverato in terapia intensiva con una insufficienza respiratoria. Sempre secondo le indiscrezioni di stampa, l'uomo si sarebbe presentato al Pronto Soccorso già lo scorso mercoledì 19 febbraio con sintomi sospetti. L'Assessore alla Salute della Regione Lombardia Gallera ha annunciato che l'uomo sarà sottoposto ad ulteriori analisi e ha annunciato che tutte le attività programmate e l'attività di Pronto Soccorso della struttura ospedaliera di Codogno sono state sospese per precauzione.

Assessore Gallera: 'Familiari in isolamento', in Ucraina aggressione ai rimpatriati da Wuhan

L'Assessore Gallera ha parlato di macchina operativa che si è mossa molto rapidamente: "Abbiamo già ricostruito i contatti che l'uomo contagiato ha avuto con i medici, gli infermieri e i familiari più stretti. A tutti loro sono stati fatti i tamponi.

Inoltre tutte queste persone sono state già poste in isolamento. La macchina operativa si è mossa rapidamente: oggi siamo già sul posto di lavoro dell'uomo e stiamo effettuando i tamponi a tutti i colleghi. Siamo stati molto reattivi". Il posto di lavoro in cui operava il 38enne è l'Unilever di Casalpusterlengo: a dare la notizia è il quotidiano 'La Repubblica'.

In Ucraina, intanto, è avvenuto un fatto deprecabile di violenza: alcune persone avrebbero infatti aggredito i pullman che ospitavano una settantina di persone che sono state rimpatriate da Wuhan. I mezzi sui quali si trovavano sono stati infatti attaccati dal lancio di sassi. Il fatto sarebbe avvenuto nella strada che collega l'aeroporto di Kharkiv (nel quale le persone sono atterrate) e l'ospedale di Novi Sanzhary, verso il quale le persone erano dirette per effettuare un periodo di quarantena. Il fatto di violenza potrebbe essere stato scatenato da una falsa mail del Ministero secondo la quale le persone rimpatriate erano tutte positive al virus: in realtà al momento tutti i rimpatriati (45 ucraini e 27 stranieri) risulterebbero negativi al virus.