L'offensiva è proprio sullo stile di quando, in un campo da Tennis, si presentava a rete per chiudere il punto. Adriano Panatta, senza mezze misure e senza troppi giri di parole, è andato all'attacco del primo ministro inglese Boris Johnson per via delle parole, ormai note, del premier britannico che ha parlato di immunità di gregge in presenza dell'epidemia Covid-19, principi in virtù dei quali in Gran Bretagna, come in altri paesi europei, non si sono ancora prese misure drastiche come quelle in vigore in Italia.

L'attacco del campione di Roma e Roland Garros 1976

Adriano Panatta, vincitore di Roma e Parigi 1976, al suo profilo Twitter ha così dedicato un attacco molto pesante al primo ministro del Regno Unito: "È possibile - cinguetta l'ex fuoriclasse del tennis italiano - che non ci sia una importante autorità mondiale che abbia il coraggio di dire a Boris Johnson: sei un cretino totale!".

Tweet sintetico che non ha bisogno di particolari interpretazioni e che va dritto al cuore della situazione. Inaccettabili le frasi di Johnson e Panatta non ha fatto di certo giri di parole.

L'attacco di Panatta segue, di poco tempo, un altro commento molto pesante verso il premier britannico. Quello di Nicola Legrottaglie, allenatore del Pescara, formazione impegnata nel campionato di serie B.

Il tecnico, in un post questa volta condiviso dal proprio profilo Instagram, ha attaccato Johnson per le sue frasi su come affrontare la pandemia in corso. Per Legrottaglie l'Inghilterra è tanta roba, dal rugby alla Premier League, dagli autobus alla letteratura, alla musica e alla scienza. 'Il nuovo Darwin - come viene definito Johnson - come soluzione al Coronavirus non propone nulla di meglio della selezione naturale, una immunità di gregge in cui si ammalerà oltre il 60% della popolazione e chi avrà forza ed età sopravviverà.

Invece gli altri - osserva Legrottaglie - gli anziani, i deboli, le persone affette da altre patologie saranno lasciate al proprio destino'. Secondo Legrottaglie, 'un paese che abbandona i deboli è come un medico che cura solo i sani', un esercizio in pratica del tutto inutile.

Legrottaglie: in Italia non si affida a un virus la selezione della popolazione

Legrottaglie ha poi elogiato l'Italia che tante volte viene criticata: 'L'Italia avrà tanti difetti, non si rispetta a volte l'ambiente, si fatica a stare in fila e a rispettare le regole ma non si affida a un virus la selezione della popolazione'. L'ex difensore della Juventus ha infine lodato il lavoro di medici e infermieri che stanno cercando in tutti i modi di salvare più vite possibili.