Sono ancora molti i cittadini che si dimostrano incapaci di rispettare il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 9 marzo scorso con il quale si è inteso limitare gli spostamenti della popolazione per evitare forme di assembramento che potrebbero agevolare il diffondersi del coronavirus.
Alcuni comuni italiani come quello di Forlì, hanno iniziato ad utilizzare i droni per potenziare i controlli sul proprio territorio, ma adesso l'ok all'utilizzo dei droni stessi su tutto il territorio nazionale è arrivato anche dall'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile.
L'Enac ha emesso una nota che autorizza in maniera ufficiale l'uso dei droni
L’Enac ha dunque autorizzato in data 23 marzo l’uso in deroga di droni per il monitoraggio e il controllo delle aree territoriali, il tutto per monitorare, in maniera più capillare, gli spostamenti dei cittadini, ai quali è stato richiesto di rimanere a casa.
Più precisamente, servendosi della sulla nota n. ENAC-PROT-23/03/2020-0032363-P, l’Enac ha dichiarato che a seguito delle esigenze che numerosi comandi di Polizia Locale hanno manifestato nei giorni scorsi, si autorizza l’uso di droni per favorire le operazioni dl monitoraggio degli spostamenti dei cittadini nelle aree comunali. L’Enac ha indirizzato la nota al Ministero dell’Interno, delle Infrastrutture e Trasporti, allo Stato Maggiore dell’Aeronautica, al Ministero della Giustizia, all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ai Comandi di Polizia locale e a tutte le Direzione Aeroportuali.
L'Ente ha precisato che le operazioni potranno essere effettuate da parte degli Enti di Stato, come riportato dall’art 744 del Codice della Navigazione, e della Polizia Locale dei vari Comuni italiani. L’autorizzazione all’uso dei droni resterà in vigore fino al 3 aprile 2020. L’Ente nazionale per l'aviazione civile ha aggiunto che le operazioni saranno condotte con ‘sistemi aeromobili a pilotaggio remoto con mezzi aerei di massa operativa al decollo inferiore a 25 kg’, già disponibili presso i Comandi di Polizia Locale.
Viene infine precisato che l'uso dei droni, in questa fase emergenziale, potrà avvenire anche senza autorizzazione da parte dell’Enac per quel che concerne il rilascio dei requisiti di registrazione e di identificazione dei mezzi.
I droni potranno operare anche 'in aree urbane con scarsa popolazione'
I droni potranno controllare anche le aree con scarsa affluenza di persone e le zone in prossimità degli aeroporti civili, purché l'inizio delle operazioni venga comunicato in maniera preventiva alla Torre di controllo dell’aeroporto limitrofo per coordinare al meglio tutte le attività.
I piloti dei droni dovranno sempre garantire il contatto visivo del mezzo, al quale è consentito di volare ad una quota massima di 15 metri. La polizia municipale sta già operando dei controlli sul territorio servendosi di questo strumento. Il testo reso noto dall'Enac autorizza ad ogni modo tutti gli enti dello Stato e le polizie locali dei Comuni ad impiegare i velivoli senza pilota 'nell'ambito delle condizioni emergenziali dovute all'epidemia Covid-19, nelle aree prospicienti di tutti gli aeroporti civili'.
A Roma l'uso di droni era già partito
La Sindaca di Roma Virginia Raggi ha precisato ieri su Facebook che gli agenti di Polizia Municipale di Roma Capitale hanno avviato i controlli anche nei parchi e presso i negozi della città.
Gli agenti, insieme alla Protezione Civile, hanno utilizzato proprio i droni per monitorare l'andamento degli spostamenti nell’area Sud della capitale, quella del Parco della Caffarella.
Nei giorni scorsi il Viminale ha precisato che sono state oggetto di controllo oltre 2 milioni di persone con 96mila denunce comminate per mancato rispetto del divieto di abbandonare le proprie case. La speranza è che questo nuovo strumento possa portare ad un ulteriore stretta utile a scoraggiare i cittadini ad infrangere i divieti imposti dal governo Conte.