Il team del presidente americano Trump aveva scelto l’arena del Bok Center di Tulsa, in Oklahoma con una capienza di 19mila posti, per organizzare il 19 giugno il suo primo comizio dopo il lockdown. Ma la sala è stata riempita solo da 6.200 persone. Moltissimi posti dell’arena Bok Center sono rimasti vuoti. Il presidente Trump ha deciso per questo motivo, anche di annullare la seconda parte del suo comizio, che avrebbe dovuto svolgersi più tardi all’aperto. Un flop creato, secondo alcuni, in parte dall’emergenza sanitaria del Covid-19, che avrebbe portato molti a preferire di non partecipare all’evento, anche per la mancanza dell’obbligo di usare le mascherine.

Ma buona parte del flop è stato creato ad hoc dai giovani utenti del social TikTok e dai fan del K-pop

I giovani pare che non avessero gradito l’idea che il presidente Trump avesse deciso di organizzare il suo comizio proprio il giorno del Juneteenth, la giornata dell'emancipazione dalla schiavitù. Ad offrire ai giovani lo spunto per far saltare il comizio del presidente americano, ci sarebbe una signora di 51 anni Mary Jo Lauppa, di Fort Dodge, nell'Iowa rinominata ‘la nonna di TikTok’. Attraverso un video sui social la signora aveva suggerito ai ragazzi di prenotare online tutti i biglietti per il comizio, fino ad esaurimento, per poi annullare la propria partecipazione e lasciare il presidente solo sul palco.

Il video di Mary Jo Lauppa ha raggiunto gli oltre 700mila like e più di due milioni di visualizzazioni

Dopo la pubblicazione su Twitter da parte del team di Trump del 12 giugno, che ha invitato a prenotare i biglietti gratuiti per il comizio di Tulsa attraverso l’app Trump2020, i giovani avrebbero iniziato a pre-registrarsi.

In poco tempo circa 17mila biglietti sono stati bloccati, utilizzando nomi e contatti falsi. Nelle successive 24-48 ore i giovani di TikTok avrebbero cominciato a postare moltissimi video in cui veniva annunciato l'annullamento della presenza al raduno prenotato utilizzando le scuse più disparate e divertenti: dal malore del gatto fino ad emicranie improvvise.

La loro campagna di boicottaggio, ha riempito in poco tempo le bacheche di Twitter, Instagram e Snapchat. Il tutto è stato poco gradito dal presidente Trump che fino a qualche giorno prima ha vantato orgogliosamente di aver ricevuto oltre un milione di richieste per la partecipazione al suo comizio di Tulsa.

Pare che dietro al flop del raduno di Trump ci siano gruppi di TikToker molto famosi sui social

Elite TikTok o Alt TikTok, sono gruppi che vantano milioni di followers. Tra di loro ci sono personaggi come Addison Rae, Charli D'amelio e Chase Hudson diventati molto popolari tra i giovanissimi. Anche i fan di K-pop, pop coreano avrebbero partecipato alla campagna contro il raduno di Trump. A contribuire alla buona riuscita del flop vi sarebbe stata da un lato la potenza nella diffusione delle informazioni da parte delle piattaforme social, dall’altro la dimestichezza dei giovani, nativi digitali, all’uso di queste piattaforme.

Ma a far saltare il comizio di Trump sarebbe stato per alcuni, anche la paura del contagio da coronavirus ancora molto presente in America. Non è mancato il commento su Twitter di Alexandria Ocasio-Cortez, politica democratica attivista che ha precisato che ad ingannare il presidente sia stato un gruppo di ragazzini, capace di fargli credere che un milione di persone avrebbe assistito al suo primo comizio dopo il lockdown. Un raduno estremamente importante per Donald Trump e che avrebbe dovuto rappresentare la rinascita della sua campagna elettorale di rielezione 'Make America Great Again'.