Il Coronavirus continua a far paura e, per contenere i contagi, nelle scorse ore, il governo ha deciso di prendere provvedimenti drastici che riguardano la Lombardia e altre 14 province italiane. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella notte dell'8 marzo ha firmato un nuovo decreto che, di fatto, "chiude la regione".
Intanto nelle scorse ore, in un lungo post Facebook, il dottor Daniele Macchini dell’Humanitas Gavazzeni di Bergamo, ha voluto raccontare il dramma del personale sanitario in questi giorni di grande emergenza.
Emergenza Coronavirus in Lombardia
Aumentano anche i guariti, ma l'epidemia continua a "galoppare", soprattutto in Lombardia, la regione del "paziente 1". Già nei giorni scorsi, come aveva riportato Repubblica, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso dell'incontro di venerdì 6 marzo, con i capigruppo di maggioranza e di opposizione, avrebbe usato "toni molto drammatici".
Il Governatore, si era anche detto disposto a domandare al governo misure drastiche e mai prese prima, come la chiusura di tutto il territorio regionale per un mese. Un provvedimento molto forte per scongiurare, di fronte ad una pandemia, di essere costretti a chiudere per sei mesi. E, quella che sembrava un'iperbole, nella notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo, è diventata una realtà.
Nuove misure per contenere il Coronavirus
Il nuovo decreto sull'emergenza Coronavirus firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte riguarda non solo la Lombardia, ma anche altre 14 province italiane (Alessandria, Asti, Novara, Vercelli, Verbano Cusio Ossola, Modena, Rimini, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Pesaro e Urbino, Treviso, Padova e Venezia).
Qui, fino al prossimo 3 aprile saranno fortemente limitati i movimenti sia in entrata che in uscita. Tuttavia, è consentito rientrare presso il proprio domicilio (o residenza). Il premier ha spiegato che non si ferma tutto e che il divieto di spostamento non è "assoluto": ci si potrà muovere per comprovate esigenze lavorative, per emergenze e motivi di salute.
Il decreto, lungo 13 pagine, impone a tutti i bar ed ai ristoranti di chiudere alle ore 18 e li obbliga a garantire, durante l'orario di servizio, il rispetto della distanza minima di un metro. Chiusi anche i diversi impianti sciistici. Sospese, inoltre, le attività di centri culturali, i piscine, centri sportivi, centri benessere e centri ricreativi. Nel provvedimento, infine, si raccomanda a tutti coloro che hanno 37,5 di febbre e infezioni respiratorie di rimanere in casa.
Il post del dottor Macchini: 'Il Coronavirus non è una brutta influenza'
Il dottor Daniele Macchini, dell’Humanitas Gavazzeni di Bergamo, ha voluto raccontare, dalla sua pagina Facebook, l’impatto che l’emergenza Coronavirus ha avuto sul lavoro del personale sanitario e sulle strutture ospedaliere.
Solo la scorsa settimana, ha ricordato, eravamo in attesa di una guerra che ancora doveva iniziare e che in pochi (lui compreso) credevano sarebbe arrivata con tale ferocia.
Dopo aver sottolineato la drammaticità della situazione sottolineando che il decorso del Coronavirus dipende quasi esclusivamente dal nostro organismo (anche perché le attuali terapie antivirali sono sperimentali) ha lanciato un monito durissimo."Smettiamola di dire che è una brutta influenza". Il Covid19, infatti, negli anziani (e non solo) causa una vera e propria SARS che arriva ad infettare direttamente i polmoni.
"I casi si moltiplicano - anche a ritmi di 15-20 ricoveri quotidiani - e la guerra è esplosa, con battaglie ininterrotte di giorno e di notte". E, purtroppo, in questi casi medici ed infermieri non possono salvare tutti.