"A Roma non hanno ancora capito bene la situazione": il noto virologo Roberto Burioni ha bacchettato la capitale denunciando un caso di mancato rispetto del decreto governativo 'io resto a casa' ideato per contenere il contagio da Coronavirus. Ma la foto pubblicata sul suo account Twitter che mostra persone a passeggio lungo il Tevere all'altezza di Ponte Milvio, non era stata scattata ieri, domenica 15 marzo. Allo stesso modo Burioni ha rimproverato la città di Catania per un'immagine di persone che camminano sul lungomare. Anche qui lo scatto era datato.

Anche agli scienziati può accadere insomma di incappare in una bufala, in questo caso doppia. Il virologo ha poi rimosso le foto, ma intanto l'equivoco aveva già attivato la polizia municipale capitolina che ha potuto comunque riscontrare casi di mancato rispetto delle norme in città: a Roma è stato addirittura scoperto un barbecue in una scuola.

Burioni: 'Ho rimosso le foto ma vi prego restate a casa'

Tra i follower, c'è chi ha contestato il professor Burioni per aver diffuso fakenews sul suo profilo Twitter "come un sitarello qualsiasi". Il virologo ha cancellato i post e ammesso l'errore. A mo' di giustificazione, Burioni ha chiarito che gli scatti di Roma e Catania gli erano stati inviati: "Io posso essere fotografato solo in casa o in ospedale, sono blindato!", ha precisato.

Prima che emergesse, però, che entrambi gli scatti erano datati, il professore aveva lanciato due tweet puntando il dito contro cittadini a passeggio a Roma e a Catania, come in una domenica qualunque. Mentre si trattava ovviamente della prima domenica con in vigore il decreto Conte che prevede la chiusura totale di tutti gli esercizi commerciali, ad eccezione di supermercati, farmacie e tabaccai.

La foto di persone, addirittura cerchiate in rosso, che camminano lungo gli argini del Tevere, era però vecchia come evidenziato dall'abbigliamento e dall'immagine sgranata. Quando Burioni se ne è accorto, ha prodotto un nuovo tweet invitando lo stesso le persone a restare a casa, "altrimenti non ne usciamo". Intanto, però, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, aveva recepito la segnalazione di Burioni, annunciando su Twitter di aver inviato due pattuglie della Polizia locale di Roma Capitale che, giunte sul posto, non hanno trovato ciò che la foto indicava.

L'allerta di Burioni, a Roma 24 mila controlli

Ieri sera, ospite a Che tempo che fa di Fabio Fazio, Burioni ha esortato ogni cittadino a seguire alla lettera le misure dettate dagli esperti nella lotta all'infezione, perché stavolta "uno vale uno". Burioni ha spiegato che ognuno, rispettando le regole, può dare tempo alla sanità di aprire nuovi letti in terapia intensiva, ai medici di trovare nuove terapie, ai ricercatori di scoprire farmaci. Su quando ci sarà il picco dell'epidemia, Burioni ha spiegato che dipende da tutti noi. "Quello che facciamo noi oggi, ha effetto tra 15 giorni. I numeri crescenti di oggi, sono un frutto del comportamento poco saggio delle persone che sono andate a sciare e al mare".

La città di Roma, nel complesso, sta dando prova di responsabilità, ma le eccezioni non mancano. Tre giorni fa, la sindaca Raggi ha disposto con un'ordinanza la chiusura di ville e parchi per evitare assembramenti di persone e ha invitato i cittadini a restare a casa. "C'è qualcuno che non rispetta questo divieto. Sbaglia, perché mette a rischio la vita degli altri e dei suoi cari. Qualche cretino ha violato le regole pensando di essere più furbo degli altri. Faccio un appello a tutti: non andiamo nei parchi, rispettiamo le prescrizioni e restiamo a casa", ha twittato la sindaca. Nel fine settimana, la polizia locale di Roma Capitale ha eseguito 24 mila controlli. Il pattugliamento è stato rafforzato oltre che in parchi e ville storiche, anche nelle zone dei mercati, controllate attività commerciali, luoghi della movida e dell'aggregazione giovanile.

Logica conseguenza lo scattare di altre denunce, tra cui il titolare di un’attività di vendita al dettaglio per il mancato uso da parte dei suoi 5 dipendenti di mascherine.

A Roma pic nic e barbecue

La foto di Roma pubblicata da Burioni era una fakenews, ma non lo è I'allarme da lui lanciato. Mentre i decessi complessivi in Italia sono saliti a 1809, con 368 in più in un solo giorno, qualcuno nella Capitale pensava a svagarsi come se niente fosse. I carabinieri della stazione di Tor Bella Monaca hanno denunciato infatti cinque persone per violazione delle prescrizioni imposte dal Governo per il contenimento della diffusione del coronavirus. I denunciati erano stati sorpresi a fare un pic-nic all’interno del parco pubblico di via Acciaroli, periferia della Capitale.

Ma il caso più eclatante è accaduto in una scuola internazionale francese a Roma Nord. 17 persone, dieci adulti, dipendenti della scuola, tutti denunciati, e sette bambini, erano radunati infatti per fare un barbecue. Ai militari della caserma di La Storta che sono intervenuti, erano giunte alcune telefonate che segnalavano schiamazzi, musica alta e una colonna di fumo proveniente dal cortile dell'edifcio scolastico.